Inter
25 maggio 2025

Scudetto al Napoli, l'Inter si consola con la Champions: il digest nerazzurro

Riassunto

Il Napoli conquista lo scudetto con un punto di vantaggio sull'Inter, che ha perso punti decisivi nei finali di partita durante la stagione. I nerazzurri ora si concentrano sulla finale di Champions League contro il PSG, con tutta la rosa a disposizione di Inzaghi. I francesi, freschi vincitori della Coppa di Francia, si presentano in grande forma. Intanto, il futuro di Inzaghi è in bilico tra il rinnovo con l'Inter (Oaktree offre 10 milioni a stagione) e la tentazione araba dell'Al-Hilal (50 milioni per due anni). La Curva Nord protesta per l'esclusione dalla finale di Monaco e annuncia una manifestazione sotto la sede del club.

SCUDETTO SFUMATO: L'INTER PERDE IL TRICOLORE PER UN PUNTO

Importanza: 9/10

SCUDETTO SFUMATO PER UN SOLO PUNTO. Alla fine è andata come doveva andare: il Napoli ha vinto lo scudetto, l'Inter si è dovuta accontentare del secondo posto. Un punto, un misero punticino di differenza che fa tutta la differenza del mondo.

La grande illusione è durata appena 22 minuti: dal gol di De Vrij a Como a quello di McTominay al Maradona. Poi il sogno si è infranto definitivamente. Il rammarico è enorme, perché i nerazzurri hanno lasciato per strada ben 12 punti da situazioni di vantaggio, un'enormità se pensi che alla fine ne è bastato uno per decidere il campionato.

Il vice Farris, che ha sostituito Inzaghi in panchina a Como, ha provato a guardare il bicchiere mezzo pieno: "Rabbia no, la delusione l'avevamo anche domenica sera sapendo che c'era stata una bella occasione e non siamo riusciti a sfruttarla. Il bello del calcio è che adesso siamo ad una settimana dall'andare a viverci un grande sogno". E ha ragione, perché ora c'è una finale di Champions da giocare che può cambiare tutto.

Ma il pensiero torna inevitabilmente a quei punti persi nei minuti finali. Dal 2-2 col Genoa alla prima giornata (rigore di Messias al 95') al 2-2 con la Lazio alla penultima (rigore di Pedro al 90'). E poi il derby perso con gol di Gabbia all'89', il 4-4 con la Juve dopo essere stati sul 4-2, l'1-1 col Napoli dopo essere stati in vantaggio fino all'87', la rovesciata di Orsolini a Bologna a Pasqua... Troppi, decisamente troppi punti buttati via.

Il punto è questo: se avessimo vinto contro la Lazio, quasi certamente sarebbe finita diversamente. Ma ormai è andata, e non c'è tempo per recriminare. Tra una settimana c'è la finale di Champions contro il PSG e lì, credetemi, si può davvero riscrivere la storia. Perché una stagione con tanti momenti esaltanti non può chiudersi con un pugno di mosche in mano.

TESTA ALLA CHAMPIONS: TUTTI I NERAZZURRI DISPONIBILI PER LA FINALE

Importanza: 9/10

TUTTI DISPONIBILI PER MONACO. Archiviato il campionato (con annessa delusione per lo scudetto sfumato), l'Inter si proietta immediatamente alla finale di Champions League in programma sabato prossimo contro il PSG. E le notizie che arrivano da Appiano Gentile sono decisamente positive.

Dopo i due giorni di riposo concessi da Inzaghi, domani la squadra si ritroverà per iniziare la preparazione della sfida, oltre che per l'abituale media-day organizzato dalla UEFA. Il gruppo tornerà al completo con il probabile rientro di Pavard e Zielinski, tenuti precauzionalmente a riposo contro il Como. Nessun allarme nemmeno per Bisseck, a cui si è leggermente girato il ginocchio durante la partita di venerdì: già negli spogliatoi il tedesco era decisamente più tranquillo dopo l'iniziale spavento.

La sensazione è che in casa nerazzurra ci sia voglia di riscatto dopo la delusione del campionato. Come ha sottolineato Alessandro Altobelli: "Non si può non essere soddisfatti di questa Inter. Faccio gli scongiuri mentre lo dico, ma così mi spiego meglio: se anche dovesse andare male a Monaco, la stagione dell'Inter andrebbe catalogata tra quelle positive. Perché non capita quasi mai di arrivare a un mese dalla fine in corsa su tutti i fronti".

Ma è chiaro che nessuno vuole accontentarsi. Dopo il triplice fischio di Como, il mea culpa per lo scudetto perso è stato accompagnato immediatamente dalla voglia di rivincita. "Ci giochiamo la partita più bella del mondo...", si ripetono da giorni gli uomini di Inzaghi. E non è solo la consapevolezza della grandezza dell'evento, ma anche il fatto che questo privilegio, sudato sul campo, appartenga a pochi nella storia. (Pensate che solo due squadre avranno addosso gli occhi del mondo sabato prossimo e una di queste è la nostra Inter).

Capitolo tifosi: per tutti i possessori del biglietto per la finale, il club ha diramato importanti informazioni e indicazioni per vivere al meglio la giornata a Monaco. Il punto di ritrovo sarà Odeonsplatz, una piazza nel centro della città, attiva dalle 11:00 di sabato 31. Per tutta la giornata, l'Inter proporrà un ricco programma di intrattenimento con musica dal vivo e proiezioni su maxischermo. Ma la domanda sorge spontanea: riusciremo a portare a casa la coppa dalle grandi orecchie?

PSG IN FORMA SMAGLIANTE: VINCE LA COPPA DI FRANCIA E AVVISA L'INTER

Importanza: 8/10

IL PSG VINCE ANCHE LA COPPA DI FRANCIA E AVVISA L'INTER. A una settimana dalla finale di Champions League, il Paris Saint-Germain manda un messaggio chiaro ai nerazzurri: la squadra di Luis Enrique è in forma smagliante e punta al Triplete. I parigini hanno conquistato la Coppa di Francia battendo il Reims per 3-0 con una doppietta di Barcola e un gol dell'ex nerazzurro Hakimi, che ha voluto mandare un messaggio ai suoi ex compagni.

"È un momento molto speciale. Questa partita è una finale di Champions League, sarà la mia prima grande finale europea con il PSG. Sarà un momento molto importante. Inoltre, di fronte ci sarà l'Inter. Non dimentico di aver indossato la maglia nerazzurra, di aver vinto uno scudetto con il club. Sono felice di giocare contro di loro. Ma ora sono a Parigi e farò di tutto per batterli", ha dichiarato il marocchino a France Télévisions.

Unica nota stonata per i francesi: Kvaratskhelia, dato inizialmente nella formazione titolare per la finale di Coppa, è rimasto in panchina per un forte mal di testa accusato nel riscaldamento. Una precauzione che non dovrebbe comunque metterne in dubbio la presenza a Monaco di Baviera.

Intanto, i reduci della finale di Istanbul di due anni fa vogliono vendicare quella delusione. Sono diversi i nerazzurri che hanno vissuto quella sconfitta contro il City: Acerbi, Bastoni, Dumfries, Barella, Mkhitaryan, Dimarco e Lautaro, tutti potenziali titolari tra una settimana. Con il PSG sarà tutto diverso. Il percorso nerazzurro ha certificato lo status di big europea. I francesi, evidentemente, lo sono ormai da anni. Ma la capacità di riuscire ad alzare l'asticella della truppa di Inzaghi è ormai assodata.

Per tutti i tifosi dell'Inter in possesso del biglietto per assistere alla finale sarà importante seguire le raccomandazioni per la trasferta, diramate dal club nerazzurro. Il punto di ritrovo per i tifosi a Monaco di Baviera sarà Odeonsplatz, una piazza nel centro della città. Il Fan Meeting Point sarà attivo dalle 11:00 di sabato 31 e sarà aperto a tutti i tifosi dell'Inter (con priorità ai possessori dei biglietti in caso di raggiungimento della capienza massima).

Ma la vera domanda è: riuscirà l'Inter a fermare questa corazzata francese che sembra inarrestabile? Sabato prossimo avremo la risposta definitiva.

INZAGHI TRA RINNOVO E TENTAZIONI ARABE: OAKTREE PREPARA L'OFFERTA

Importanza: 7/10

INZAGHI, RINNOVO O ARABIA? Il pressing dell'Al-Hilal su Simone Inzaghi resta forte, anche se il tecnico dell'Inter ora è focalizzato sulla finale di Champions League contro il PSG. L'offerta che arriva dall'Arabia è di quelle che fanno tremare i polsi: il proprietario Fahad Bin Nafel, dopo aver prospettato nelle scorse settimane un contratto da 20 milioni netti, sarebbe ora pronto a rilanciare con un triennale da 45-50 milioni di euro a stagione. Roba da far girare la testa a chiunque.

Ma l'Inter non sta certo a guardare. Oaktree, fondo proprietario del club nerazzurro, è pronto a proporre al tecnico piacentino un ricco (per gli standard italiani) prolungamento di contratto a 10 milioni netti l'anno, bonus compresi. Un segnale chiaro della volontà di proseguire insieme un percorso che ha portato risultati straordinari.

La sensazione è che per capire il futuro sarà decisivo l'esito della finale di Champions. Sul tavolo c'è il rinnovo di contratto con l'Inter che deve essere discusso (ed eventualmente firmato) al rientro dal Mondiale per Club. Difficile pensare che il prolungamento possa essere solo di una stagione: potrebbe essere giunto il momento di un biennale pieno, quindi fino al 2028, con aumento d'ingaggio da 6,5 a 7 milioni a stagione e garanzie tecniche per rafforzare la rosa.

Prima dell'anticipo dell'ultima giornata di campionato vinta 2-0 a Como, il presidente nerazzurro Beppe Marotta ha dichiarato: "Inzaghi è il maggiore artefice del ciclo, vogliamo rinnovare il suo contratto". Parole che non lasciano spazio a interpretazioni e che confermano la volontà della società di proseguire con l'attuale guida tecnica.

Chi è vicino a Inzaghi dice che abbia ancora voglia di trionfi in nerazzurro, e così pensa anche il club. Ma il rilancio dell'Al-Hilal è di quelli importanti, e non si può escludere nulla. (In fondo, quando ti offrono cinque volte lo stipendio attuale, anche il più innamorato dei tecnici deve almeno fermarsi a riflettere). Ora però c'è una finale di Champions da preparare, e tutto il resto può attendere.

CURVA NORD FURIOSA: "NIENTE FINALE PER NOI, LUNEDÌ PROTESTA SOTTO LA SEDE"

Importanza: 7/10

LA CURVA NORD ALZA LA VOCE: "NIENTE FINALE PER NOI". A meno di una settimana dalla finale di Champions League, i gruppi della Curva Nord interista hanno alzato la voce contro la gestione dei biglietti per Monaco di Baviera. La denuncia arriva dagli stessi gruppi in un comunicato nel quale si legge: "La gestione dei biglietti è stata imbarazzante e ha lasciato fuori una marea di interisti che meritavano di esserci. Si è preferito distribuire biglietti a sponsor, amici e agenzie viaggi. Dimenticando chi ha seguito questa squadra sempre, ovunque e comunque".

Una protesta forte che non si limita alle parole. Il secondo anello verde ha dato appuntamento a tutti i tifosi per lunedì 26 maggio alle ore 18 sotto la sede di Viale della Liberazione per far sentire la propria voce contro questa situazione. "Facciamo sentire a questi signori tutto il nostro dissenso e dimostriamogli quanto è folle andare a giocarsi una finale di Champions senza il dodicesimo uomo sugli spalti. La dignità vale più di qualsiasi trofeo. Oggi più che mai".

Nel mirino c'è anche il divieto di allestire qualunque tipo di coreografia: "Un accanimento folle e senza precedenti che colpisce ragazzini estranei a qualunque vicenda giudiziaria. Adesso basta, ci siamo rotti i c...". Una situazione che rischia di creare tensioni proprio alla vigilia dell'appuntamento più importante della stagione.

La Curva Nord ha vissuto un'intera stagione come "vittima sacrificale", colpita da società, polizia e questura, pagando errori e responsabilità legate a fatti e persone completamente estranei. Il livello di repressione a Milano ha raggiunto picchi inimmaginabili. Eppure, nonostante tutto, gli ultras si sono rimboccati le maniche, cercando in ogni modo di restare vicini alla squadra.

Ora, a pochissimi giorni dalla finale di Monaco, si ritrovano tutti esclusi, privati della possibilità di entrare allo stadio per sostenere l'Inter in una delle sfide più importanti della sua storia. "Non chiediamo privilegi, chiediamo rispetto", conclude il comunicato. (E viene da chiedersi: è davvero possibile che non si potesse trovare una soluzione per garantire la presenza del tifo organizzato in una partita così importante?)

La protesta è fissata per domani. Vedremo se la società risponderà in qualche modo alle richieste della Curva.

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