Inter
20 settembre 2025

Digest Nerazzurro - Pio Esposito fenomeno, Thuram inarrestabile e le ombre del caso ultras

Riassunto

Pio Esposito conquista tutti con l'esordio Champions da veterano: l'Inter ha rinunciato a Lookman per puntare su di lui. Omicidio Boiocchi con metodi mafiosi, Beretta confessa: processo il 10 dicembre, rischio ergastolo. Lautaro ancora in dubbio per il Sassuolo, Pio pronto per l'esordio in Serie A. Thuram inarrestabile con 5 gol in 4 gare, specialista di testa nel Team of the Week UEFA. Nuovo San Siro: delibera approvata per 197 milioni, stadio da 71.500 posti nel 2031.

Pio Esposito, il gioiello che ha cambiato i piani di mercato

Importanza: 9/10

Francesco Pio Esposito si sta prendendo l'Inter. E non è una frase fatta, credetemi. Il ragazzo ha fatto il suo esordio da titolare in Champions League alla Johan Cruijff Arena e ha giocato come se fosse un veterano di mille battaglie europee. Venti anni e una maturità che fa impressione, tanto che ora tutti parlano di "Piomania".

Il punto è questo: Esposito non è solo una promessa per il futuro, è già una realtà del presente. I numeri di Amsterdam parlano chiaro - 11.679 metri percorsi, più di tutti i suoi compagni. Una resistenza fisica impressionante per un ragazzo che fino all'anno scorso faceva la Serie B con lo Spezia. Ma quello che colpisce di più è la maturità tattica dimostrata: spalle alla porta, assist per i compagni, sacrificio per la squadra. Non è solo un finalizzatore, è un attaccante completo.

E qui arriva la parte più interessante della storia. Uno dei motivi che hanno spinto l'Inter a rinunciare a Lookman è stato proprio Pio. Se Chivu avesse preso il nigeriano dall'Atalanta, avrebbe dovuto cambiare sistema di gioco, relegando Esposito in panchina o spedendolo in prestito. Invece la società ha scelto di puntare sul ragazzo, investendo su di lui con un contratto di cinque anni a un milione netto a stagione.

Massimiliano Alvini, che lo ha lanciato tra i professionisti, non ha dubbi: "Diventerà un giocatore importantissimo per il calcio italiano". E anche l'agente di Dzeko, Silvano Martina, vede somiglianze con il bosniaco: "Per i movimenti in campo mi ricorda davvero Edin". Ora manca solo il gol in Champions, ma con questa mentalità arriverà presto. Capitolo Esposito: da promessa a certezza in una sola notte ad Amsterdam.

Omicidio Boiocchi, la verità sui metodi mafiosi della Curva Nord

Importanza: 9/10

La verità sull'omicidio di Vittorio Boiocchi emerge in tutta la sua drammaticità. Il gip Francesca Ballesi ha mandato a processo con rito immediato gli ex leader della Curva Nord per l'assassinio dello storico capo ultrà, ucciso a colpi di pistola il 29 ottobre 2022 sotto casa a Milano. E la sentenza è chiara: omicidio "con modalità mafiose".

Andrea Beretta, già condannato a 10 anni per associazione per delinquere con aggravante mafiosa, si è autoaccusato di essere stato il mandante. "Siamo stati noi a organizzare tutto", ha confessato il collaboratore di giustizia, che ha fornito elementi concreti per risolvere quello che sembrava un cold case. Una "guerra" sulla gestione degli affari della curva, tra merchandising e altri business, che è costata la vita a Boiocchi.

Il meccanismo era rodato: Beretta avrebbe dato 50mila euro a Mauro Nepi, che li avrebbe consegnati a Marco Ferdico per dividerli con gli altri. I Ferdico, padre e figlio, sarebbero stati gli "organizzatori", procurando basi logistiche, mezzi di trasporto, cellulari criptati e l'arma del delitto. Contro il 69enne Boiocchi furono sparati cinque colpi, due andarono a segno.

Ora si rischia l'ergastolo per tutti e cinque gli imputati, ma con le confessioni e le collaborazioni potrebbero puntare ad ottenere attenuanti. Il processo è fissato per il 10 dicembre in Assise. Nel frattempo, anche la Procura di Roma indaga su eventuali pressioni di ultras biancocelesti su alcuni calciatori della Lazio, tra cui Romagnoli e l'ex capitano Immobile. Capitolo ultras: quando il tifo degenera in criminalità organizzata, lo sport ne esce sempre sconfitto.

Verso il Sassuolo: Lautaro in bilico, Pio scalpita

Importanza: 8/10

La situazione di Lautaro Martinez tiene banco ad Appiano Gentile. Il capitano nerazzurro non ha ancora smaltito completamente i fastidi alla schiena che lo hanno tenuto fuori contro l'Ajax, e ieri ha svolto ancora lavoro personalizzato sul campo invece di rientrare in gruppo come previsto.

Matteo Darmian ha invece recuperato dalla lombalgia e si è allenato regolarmente con i compagni. Per il Toro, invece, sarà decisiva la rifinitura di oggi: se non dovesse farcela, al suo posto è pronto Francesco Pio Esposito, reduce dalla straordinaria prestazione di Amsterdam.

Il punto è questo: Chivu non vuole correre rischi con il suo capitano. Lautaro era già apparso sottotono contro la Juventus, tanto da essere sostituito per primo insieme a Barella. Contro l'Ajax la precauzione si è rivelata vincente, con Pio che ha dimostrato di essere all'altezza del palcoscenico europeo.

Ora si profila un'altra chance per il giovane attaccante. Il Sassuolo a San Siro potrebbe essere l'occasione perfetta per il suo esordio da titolare in Serie A. D'altronde, nelle ultime 27 gare senza Lautaro, l'Inter non ha mai perso: 21 vittorie e 6 pareggi. Un dato che tranquillizza l'ambiente.

Capitolo gestione: con due alternative valide come Pio e Bonny, Chivu può permettersi di non forzare il rientro del capitano. La stagione è lunga e avere Lautaro al 100% sarà fondamentale per gli obiettivi stagionali. Se il ragazzo di Castellammare dovesse giocare ancora, sarebbe la conferma definitiva che il futuro dell'Inter è già arrivato.

Thuram inarrestabile: la testa finalmente a posto

Importanza: 8/10

Marcus Thuram ha messo la testa a posto. E non è solo un modo di dire. Il francese ha iniziato la stagione con numeri da capogiro: 5 gol in 4 partite, più un assist. Un avvio così non lo aveva mai avuto in carriera, nemmeno nella sua migliore stagione precedente quando si era fermato a 4 reti al 19 settembre.

La vera rivoluzione è nei colpi di testa. Quello che era il suo punto debole è diventato la sua specialità. Papà Lilian e il fratello Khéphren lo prendevano in giro per questa lacuna, ma ora Marcus può rispondere a tono: doppietta di testa contro il Torino, gol aereo alla Juventus e doppietta aerea ad Amsterdam contro l'Ajax. Quattro gol di testa su cinque totali, una trasformazione incredibile.

La UEFA lo ha premiato inserendolo nel Team of the Week della Champions League, anche se nel voto per il Player of the Week si è dovuto accontentare del terzo posto dietro a Rashford e Vlahovic. Ma poco importa: Thuram è candidato a migliorare il suo record personale di marcature, considerando questo ritmo supersonico.

Il problema sarà mantenere la continuità. L'anno scorso, dopo un ottimo avvio, si era vistosamente inceppato nella seconda metà della stagione. Non a caso Bastoni, con una battuta velenosa ma significativa, aveva detto che Marcus era "andato in vacanza negli ultimi sei mesi". Ora tocca a Chivu gestirlo al meglio, alternandolo quando necessario per evitare il calo fisico che aveva condizionato la scorsa primavera.

Capitolo Thuram: da oggetto misterioso a macchina da gol. Se riuscirà a mantenere questo passo per tutta la stagione, l'Inter avrà trovato il suo bomber di riferimento per il presente e il futuro.

San Siro, il nuovo che avanza: 70mila posti e 197 milioni

Importanza: 7/10

Il nuovo San Siro prende forma. La Giunta di Milano ha approvato la delibera per la vendita delle aree dello stadio a Inter e Milan per 197 milioni di euro, con l'obiettivo di costruire un impianto da 71.500 posti pronto per il 2031. Il sindaco Beppe Sala è chiaro: "Milano ha bisogno di uno stadio da 70.000 persone, un investimento da un miliardo e mezzo che solo le squadre possono sostenere".

Dell'attuale Meazza resterà solo il 9%: una piccola parte della Curva Sud e della tribuna arancione. Il resto sarà demolito, con oltre 220mila tonnellate di calcestruzzo da smaltire per una spesa di 126 milioni di euro a carico dei due club. Un'operazione titanica che cambierà per sempre il volto del quartiere San Siro.

La vicesindaca Anna Scavuzzo spiega le difficoltà del negoziato: "È stata una lunga maratona, le squadre inizialmente pensavano di fermarsi a quanto definito a luglio, poi hanno capito che bisognava rimettersi in discussione". La clausola di protezione richiesta dai club è "un intervento limitato nel tempo" con possibilità di recesso reciproco.

Ora la palla passa al Consiglio comunale, dove si sta allargando il fronte dei contrari nella maggioranza di centrosinistra. Il Comitato Sì Meazza annuncia un nuovo ricorso al TAR, ma il progetto sembra ormai avviato. Aldo Serena è ottimista: "San Siro manterrà la sua magia, la sua anima resterà. Uno stadio è cemento, a renderlo vivo sono i tifosi".

Capitolo futuro: dopo anni di tira e molla, Inter e Milan sono più vicine che mai al loro stadio di proprietà. Il 2031 non è poi così lontano.

Da Leggere Più Tardi

Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati

Mercato portieri in fermento: Inter e Milan monitorano Caprile del Cagliari con Sommer e Maignan in scadenza. Il Cagliari chiede 20 milioni. Champions League: l'Inter incassa quasi 42 milioni dai primi premi UEFA. Ex nerazzurri: Asllani spiega la scelta Torino, ringraziando Calhanoglu per gli insegnamenti. Juventus: Tudor difende Di Gregorio dalle critiche e elogia la mentalità vincente. Lookman-Atalanta: pace fatta dopo il caso Inter, il nigeriano torna in gruppo. Derby di Roma: Hermoso in dubbio per problemi fisici, Gasperini studia le alternative. Solidarietà: Inter organizza la Winners Cup per giovani pazienti oncologici. Ricordi Champions: Acerbi racconta il gol al Barcellona e la finale persa col PSG. Serie A: quarta giornata nel vivo con il derby di Roma clou del weekend.

Naviga nel tema

Ricevi digest come questo direttamente su Telegram

Unisciti a migliaia di utenti che ricevono quotidianamente analisi curate su inter e calcio italiano. Informazione di qualità, zero spam.

Iscriviti al canale Inter e Calcio Italiano