Inter
21 settembre 2025

Digest Nerazzurro - Lautaro recupera, Martinez in porta e Chivu sfida il folletto Sassuolo

Riassunto

Lautaro recupera ma Pio Esposito scalpita per una nuova chance da titolare, con Josep Martinez pronto al debutto in porta. Chivu cita Mourinho sul 'rumore dei nemici' e chiede sostegno alla Curva. Juventus fermata 1-1 dal Verona dopo le fatiche Champions, Milan inarrestabile con Pulisic (doppietta nel 3-0 all'Udinese). Stasera Inter-Sassuolo: i neroverdi sono il folletto dispettoso di San Siro con Berardi grande ex e 5 vittorie in 11 precedenti al Meazza.

Lautaro recupera ma Pio scalpita: il dilemma di Chivu per il Sassuolo

Importanza: 8/10

Buone notizie da Appiano Gentile: Lautaro Martinez ha finalmente smaltito il fastidio alla schiena che lo aveva tenuto ai box contro l'Ajax e si è allenato regolarmente con il gruppo. Il capitano nerazzurro, che aveva dato prova del suo attaccamento alla maglia presentandosi in panchina ad Amsterdam nonostante non riuscisse nemmeno a camminare, ora scalpita per tornare titolare contro il Sassuolo.

Ma Chivu si trova davanti a un dilemma di lusso. Francesco Pio Esposito, dopo l'esordio da sogno in Champions League, ha dimostrato di essere pronto per questi palcoscenici e potrebbe meritare una seconda chance consecutiva da titolare. Il tecnico rumeno, con il suo solito stile enigmatico, ha scherzato in conferenza stampa: "Un Martinez giocherà", lasciando intendere che Josep potrebbe finalmente debuttare tra i pali al posto di Sommer.

La sensazione è che Chivu voglia gestire con prudenza il rientro del Toro (che ha segnato 5 gol in carriera proprio contro il Sassuolo), preferendo magari inserirlo a gara in corso. D'altronde, come ha ricordato il tecnico, nelle ultime 27 partite senza Lautaro l'Inter non ha mai perso, raccogliendo 21 vittorie e 6 pareggi. Il punto è questo: con Pio che ha dimostrato di saper fare la differenza e Thuram in stato di grazia, l'Inter può permettersi di non forzare i tempi con il capitano.

Chivu e il 'rumore dei nemici': lezione di carattere in stile Mourinho

Importanza: 7/10

Cristian Chivu non si lascia intimidire dalle critiche e, citando ancora una volta José Mourinho, risponde a chi mette in dubbio la sua Inter con una lezione di carattere che sa di Special One. "Il rumore dei nemici fa parte del gioco, è sempre stato d'attualità", ha dichiarato il tecnico rumeno in conferenza stampa, dimostrando di aver imparato bene dal portoghese.

La filosofia di Chivu è cristallina: non guardare in faccia a nessuno e tirare dritto per la propria strada. "Sono preso dalle cose da fare per aiutare questi ragazzi, convincerli che questa squadra merita di essere difesa perché è forte". Il richiamo alla memoria è potente: fino a marzo tutto il mondo parlava dell'Inter, poi qualche disgrazia ha scatenato gli sciacalli.

Ma il tecnico nerazzurro ha anche lanciato un appello alla Curva Nord: "Motivazione e mentalità sono importantissime, specie in un gruppo che ha bisogno del nostro sostegno e di una Curva che incoraggi la squadra". Un messaggio chiaro ai tifosi, chiamati a fare la loro parte in un momento delicato. Perché, come ha sottolineato Chivu, anche i campioni sono esseri umani con sensibilità e difetti, che hanno bisogno di essere sostenuti per dare il meglio.

Juventus frenata a Verona: Tudor paga le fatiche europee

Importanza: 7/10

La prima frenata stagionale della Juventus arriva proprio contro una delle ex squadre di Igor Tudor. Al Bentegodi finisce 1-1, con i bianconeri che pagano a caro prezzo le fatiche della Champions League contro il Borussia Dortmund. Una lezione che dovrebbe far riflettere anche in casa Inter in vista dei prossimi impegni europei.

La Juve aveva illuso tutti con la magia di Francisco Conceição al 20': il portoghese ha dimostrato perché a Torino lo volessero così tanto, prendendo palla sulla destra, saltando due avversari e trafiggendo Montipò con un sinistro da applausi. Ma nel finale del primo tempo è arrivata la doccia fredda: rigore (molto discutibile) per tocco di mano di João Mario e pareggio di Orban dagli undici metri.

La ripresa ha mostrato tutti i limiti di una Juventus stanca: Vlahovic completamente evanescente (sostituito al 60'), una difesa senza Bremer che continua a traballare e una produzione offensiva troppo povera. Il Verona ha anche sfiorato il colpaccio con il gol annullato a Serdar per fuorigioco. Credetemi, quando devi competere su più fronti e ti trovi davanti un avversario riposato, la differenza si sente eccome.

Milan inarrestabile: Pulisic trascina i rossoneri, Allegri sorride

Importanza: 7/10

Il Milan di Massimiliano Allegri non si ferma più e conquista la terza vittoria consecutiva travolgendo l'Udinese 3-0 al Bluenergy Stadium. Protagonista assoluto della serata è stato Christian Pulisic, autore di una doppietta che ha messo in ghiaccio la partita già nel primo tempo.

L'americano ha sbloccato il match al 40' con un tap-in vincente dopo una respinta di Sava su cross di Estupiñán, per poi raddoppiare al 53' con un destro che ha colto impreparato il portiere friulano sul primo palo. Nel mezzo, al 46', anche Youssouf Fofana ha trovato la sua prima rete in rossonero con un destro secco che non ha lasciato scampo a Sava.

L'unica nota stonata per Allegri resta Santiago Giménez: il messicano continua a non sbloccarsi e al 19' ha sprecato una ghiotta occasione davanti alla porta, confermando le difficoltà di adattamento al calcio italiano. Ma con Pulisic in questo stato di forma (incontenibile sulle fasce) e una difesa finalmente solida, il Milan sale a 9 punti e si candida come seria pretendente per le posizioni di vertice. Ora, prestate attenzione: questo Milan può davvero dare fastidio a tutti.

Inter-Sassuolo: quando il folletto dispettoso torna a San Siro

Importanza: 7/10

Dici Sassuolo e al tifoso interista passano davanti agli occhi memorie poco piacevoli. I neroverdi si sono trasformati negli anni in un vero e proprio folletto dispettoso per l'Inter, capace di rovinare sogni e ambizioni con una costanza impressionante. I numeri parlano chiaro: negli undici precedenti a San Siro, il Sassuolo ha vinto cinque volte contro quattro sconfitte nerazzurre.

Il grande protagonista di questi dispetti è sempre lui: Domenico Berardi. Il capitano neroverde, che non ha mai nascosto la sua simpatia per l'Inter, proprio contro i nerazzurri ha realizzato sette gol a San Siro, di cui quattro nelle ultime quattro sfide. Un paradosso calcistico che stasera potrebbe ripetersi, considerando che il Sassuolo arriva dalla prima vittoria stagionale contro la Lazio.

Ma questa sera l'imperativo per l'Inter è chiaro: evitare un altro passo falso dopo le sconfitte con Udinese e Juventus. In ballo c'è anche un record negativo da scongiurare, visto che è dalla seconda annata di Spalletti che l'Inter non arriva alla fine della quarta giornata con quattro o meno punti. Come ha sottolineato Chivu, serve anche il sostegno della Curva: San Siro deve tornare a essere quel tempio del calcio che sa trascinare, non quel luogo maledetto che sembra essere diventato negli ultimi tempi.

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Capitolo mercato e rinnovi: Frattesi vuole più spazio per rinnovare fino al 2029 con ingaggio a 3,5 milioni, ma i 20 minuti in 4 partite non bastano. Intanto l'Inter rinnova con Hisense fino al 2027-28. San Siro, battaglia politica: Bernardo di Forza Italia chiede chiarezza sui fondi esteri, mentre Tabacci attacca Sala: "È una furberia". Difesa di Sommer: dopo le critiche post-Juventus, Adani e Toldo prendono le difese dello svizzero. Ex nerazzurri: Mudingayi ricorda l'arrivo all'Inter nel 2012, mentre Sánchez segna il gol vittoria per il Siviglia. Weekend di fuoco: oggi derby di Roma alle 12.30, Arsenal-City in Premier e Marsiglia-PSG in Ligue 1.

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