Inter
5 settembre 2025

Digest Nerazzurro - Chivu cerca l'identità, Akanji promette bene

Riassunto

Chivu cerca la sua identità tattica puntando su aggressività e verticalità, con Akanji pronto al debutto nel Derby d'Italia. La Juventus prepara i nuovi acquisti Zhegrova e Openda per la sfida del 13 settembre. Barella guida l'Italia di Gattuso verso l'Estonia con l'obiettivo Mondiale. Serata positiva per gli interisti in Nazionale: Dumfries in gol con l'Olanda, Calhanoglu vince con la Turchia, Lautaro supera Maradona con 33 gol in Argentina.

Chivu e la rivoluzione tattica: aggressività e verticalità per una nuova Inter

Importanza: 8/10

Aggressività, pressing e verticalità. Questi sono i capisaldi del calcio di Cristian Chivu, che sta provando a plasmare l'Inter non senza affanni dopo il ko con l'Udinese. Il tecnico romeno l'ha detto fin dal principio: serve più aggressività e più verticalità, stop ai ghirigori e al possesso palla estenuante (che per lui è un falso mito).

Se c'è una statistica nella quale Chivu non ama primeggiare, è proprio il possesso palla. Come per tanti strateghi moderni, si può vincere anche con l'arte della guerriglia, con i morsi improvvisi, senza ghirigori. Così Chivu ha battuto Igor Tudor nell'ultimo Parma-Juve: aveva meno risorse ma ha conquistato il territorio con l'abilità collettiva, con l'anima.

I numeri a livello di falli sono già saliti: la squadra ne ha già commessi 31 in due partite (15,5 per volta), issandosi al quinto posto della Serie A. Chivu lo considera un dato incoraggiante: significa che i giocatori stanno provando ad applicare i suoi principi, a recuperare il pallone il più avanti possibile senza paura.

In questo contesto, appare naturale dover inserire giocatori differenti rispetto a quelli visti titolari finora. Anche per questo è stato ingaggiato Manuel Akanji, un difensore che non avrebbe probabilmente commesso l'errore concettuale di Bisseck contro l'Udinese. Invece di arretrare, avrebbe sfidato il diretto rivale a duello, rallentandone l'avanzata. Chivu lo piazzerà subito sul centrodestra, nel tentativo di limitare l'inventiva di Yildiz e minimizzare le amnesie di Dumfries.

Al tempo stesso chiederà ai centrocampisti di soffocare le fonti di gioco della Juve. Ci penseranno Barella e, se sarà confermato, Sucic (che contro il Torino aveva giganteggiato). Il resto è nei piedi e nella mente di Calhanoglu, che conta di rientrare ad Appiano in condizioni migliori rispetto a quando è partito. La fiducia della società è intatta: si va avanti così.

Juventus, i nuovi gioielli si preparano al Derby d'Italia: Zhegrova e Openda verso l'Inter

Importanza: 8/10

La Juventus ha i suoi regali di Natale sotto l'albero, ma dovrà aspettare il 13 settembre per scartarli. Edon Zhegrova e Lois Openda sono arrivati negli ultimi giorni di mercato e ora Tudor studia il modo migliore per inserirli nel big match contro l'Inter all'Allianz Stadium.

La situazione più delicata riguarda Zhegrova, che non gioca dal 14 dicembre 2024 (Marsiglia-Lille). L'ex Lille ha rinunciato alla convocazione del Kosovo proprio per concentrarsi sulla Juventus, ma la ruggine da grattare è tanta. Le visite mediche al J Medical sono state particolarmente approfondite per la questione adduttore, e i dottori bianconeri hanno dato il via libera.

"Sono inarrestabile", ha dichiarato il kosovaro-albanese nella sua prima intervista ufficiale. "L'avversario più duro? Non l'ho ancora incontrato". Parole che gasano i tifosi, ma Tudor sa che servirà pazienza. È difficile pensare che Zhegrova possa essere titolare contro l'Inter, ma i tifosi bianconeri possono sperare di vederlo in campo nella ripresa.

Discorso diverso per Openda, convocato con il Belgio e già in campo questa sera contro il Liechtenstein. Ha svolto il precampionato con il Lipsia, ha già debuttato in stagione: nessun dubbio sulle sue condizioni e decisamente meno punti interrogativi sulla sua convocazione contro l'Inter.

Il 13 settembre i tifosi della Juventus riempiranno l'Allianz Stadium anche per "scartare i regali", con la speranza che i risultati siano all'altezza delle premesse coltivate in questi giorni. L'attacco bianconero vale ora 233 milioni di euro di valore di mercato: nessuno in Italia può vantare una tale ricchezza in avanti, nemmeno l'Inter (215 milioni).

Barella leader dell'Italia di Gattuso: "Voglio riportare gli Azzurri al Mondiale"

Importanza: 7/10

"La parola più importante è ritrovarsi". Nicolò Barella detta le linee guida della Nazionale di Rino Gattuso alla vigilia della sfida contro l'Estonia. Il centrocampista dell'Inter, scelto per affiancare il ct in conferenza stampa, ha fatto mea culpa guardando al passato: "Nelle ultime partite in nazionale potevo e dovevo fare meglio".

Il numero 23 nerazzurro ha vissuto già quattro commissari tecnici diversi: Ventura (che lo convocò per la prima volta nel 2017), Mancini, Spalletti e ora Gattuso. "Nell'ultimo periodo di Mancini e in quello di Spalletti abbiamo avuto delle difficoltà. Per questo ritrovarci è la cosa importante da fare oggi. Gattuso ci ha dato serenità e fiducia, ci ha fatto lavorare e dobbiamo ripagarlo con le nostre prestazioni".

L'obiettivo è chiaro e Barella non lo nasconde: "Ho giocato tutte le competizioni tranne il Mondiale con la Nazionale, voglio riportarla sul palcoscenico che merita". La stanchezza c'è dopo una stagione intensa, "ma non penso sia una scusa. Ora dobbiamo essere proiettati in avanti e cercare di fare più gol possibili".

Sul nuovo corso Gattuso, Barella è ottimista: "All'inizio l'aspetto mentale era quello un po' più in difficoltà per tutti noi perché quando non arrivano le vittorie e i risultati arrivano le difficoltà. Ma la vita è così, bisogna andare avanti, essere più propositivi, avere più orgoglio".

Lo stadio di Bergamo è sold out e questo dà una spinta in più: "Abbiamo bisogno di tutti, della fiducia di tutti. L'ultima volta che abbiamo giocato qui c'era il Covid e non ci siamo goduti un pubblico che qui è sempre caldo. Domani cercheremo di farlo divertire".

Akanji, il regalo dell'ultimo minuto: "L'Inter compete per tutti i trofei"

Importanza: 7/10

"L'Inter è uno dei club più forti d'Europa, ogni anno compete per tutti i titoli". Manuel Akanji non nasconde l'entusiasmo per il trasferimento nerazzurro avvenuto al fotofinish della sessione estiva di mercato. Il difensore svizzero, intervistato dalla RSI nel ritiro della Nazionale, ha ribadito i motivi della sua scelta.

"Campionato, Coppa Nazionale e Champions League, competizione nella quale ha raggiunto la finale due volte nelle ultime tre stagioni", elenca l'ex Manchester City spiegando il fascino dell'Inter. Prestito per prestito con Pavard, poca la differenza economica ma grande quella tecnica secondo i piani di Chivu.

A Milano ritroverà il connazionale Yann Sommer: "Lo conosco molto bene, abbiamo giocato tanti anni per la Nazionale. Con lui mi sento a mio agio, sia per la sua capacità in porta che per la costruzione del gioco. Abbiamo un ottimo feeling, quindi sono felice di ritrovarlo".

Le settimane vissute da separato in casa al Manchester City non hanno permesso ad Akanji di presentarsi al 100% della forma, ma il ct svizzero Yakin è ottimista: "Era un titolare fisso del Manchester City ma non ha perso il ritmo partita. Sono contento che lui ed Embolo siano pronti a giocare".

Secondo le prime indiscrezioni tattiche, Chivu lo piazzerà subito sul centrodestra nel Derby d'Italia, nel tentativo di limitare l'inventiva di Yildiz e minimizzare le amnesie di Dumfries. Un upgrade tecnico importante per una difesa che cerca maggiore solidità dopo il ko con l'Udinese.

Sulla lingua italiana, Akanji è cauto: "Prossima intervista in italiano? Un mese passa in fretta, cercherò di prepararmi al meglio. Non so ancora quanto sarà buono il mio italiano. Sicuramente prenderò lezioni".

InterNazionali: Dumfries in gol, Calhanoglu vince, Lautaro dalla panchina

Importanza: 6/10

Serata di verdetti e gol per gli interisti in giro per il mondo. Denzel Dumfries ha lasciato il segno anche con l'Olanda, trovando la rete nell'1-1 contro la Polonia a Rotterdam. Dopo aver segnato con l'Inter contro l'Udinese, l'esterno nerazzurro ha punito una scellerata uscita di Skorupski con un colpo di testa volante che ha fatto esplodere lo stadio.

"Se si guarda al punteggio, l'1-1 è ovviamente un freno", ha commentato Dumfries a NOS. "Il modo in cui è arrivato il pareggio lascia un retrogusto amaro. Nel corso della partita abbiamo creato molte occasioni, peccato subire gol alla fine". Stefan De Vrij è entrato all'87esimo, mentre Piotr Zielinski ha giocato 71 minuti con la Polonia.

Vittoria invece per la Turchia di Calhanoglu, che ha battuto 3-2 la Georgia in un finale concitato. Il numero 20 nerazzurro ha giocato da capitano per tutti i 90 minuti, rimediando un giallo al 100esimo minuto. "Vogliamo arrivare ai Mondiali, faremo del nostro meglio", ha dichiarato Hakan a fine partita. "L'importante è iniziare con tre punti. Ora tocca alla Spagna: abbiamo ottenuto vittorie storiche lì, speriamo di avere un'altra possibilità".

Oltreoceano, l'Argentina non fa sconti al Venezuela: 3-0 con la firma anche di Lautaro Martinez. Il Toro è partito dalla panchina ma è entrato al 74' al posto di Alvarez e ha segnato due minuti dopo con un'incornata su assist di Nico Gonzalez. Con questo gol, Lautaro ha raggiunto quota 33 reti con l'Albiceleste, superando Maradona al quinto posto nella classifica dei migliori cannonieri di sempre della Nazionale argentina.

Messi ha aperto e chiuso le marcature con una doppietta, confermando che l'Argentina è già qualificata per il Mondiale 2026 insieme a Brasile, Uruguay, Ecuador, Colombia e Paraguay.

Da Leggere Più Tardi

Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati

Mercato e prospettive future: L'Inter aveva ancora un tesoretto da 20-25 milioni per gennaio, con l'obiettivo di trovare il "nuovo Lookman" dopo aver mancato il nigeriano. Frattesi resta centrale nei piani: ha rifiutato il Newcastle per giocarsi le sue carte con Chivu, con il rinnovo già in discussione.

Calciopoli torna d'attualità: Franco Carraro ha riaperto il dibattito dichiarando che lo scudetto 2006 non andava assegnato all'Inter, pur confermando la giustezza della revoca alla Juventus.

Questione San Siro: Il sindaco Sala ha chiarito che non si dimetterà se il Consiglio comunale non approverà la vendita dello stadio, togliendo pressione ai consiglieri di maggioranza. La decisione arriverà entro fine settembre. Credetemi, questa storia ha ancora molto da dire.

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