Inter
9 ottobre 2025

Digest Inter: Rivoluzione Chivu e Nuovo San Siro

Riassunto

Chivu rivoluziona l'Inter alzando la difesa di 8 metri per un gioco più verticale e aggressivo, con solo 2 gol subiti nelle ultime 5 partite. Nasce la holding Inter-Milan per il nuovo San Siro: rogito entro novembre, lavori nei prossimi due anni. Thuram out fino al Napoli, Bonny pronto per la Roma dopo aver già superato i numeri di Parma. Emergenza Napoli con Lobotka out un mese per lesione, salterà il big match. Mkhitaryan racconta la nuova Inter di Chivu: gioco più verticale, allenamenti intensi e consigli ai giovani di essere più egoisti.

La rivoluzione tattica di Chivu: difesa alta e gioco verticale

Importanza: 9/10

Otto metri più avanti. Questa la cifra che racconta meglio di ogni altra la rivoluzione silenziosa di Cristian Chivu. Il tecnico romeno ha alzato il baricentro della difesa nerazzurra da 26,8 metri a 34,7 metri rispetto alla scorsa stagione (un salto di 7,9 metri, per la precisione), trasformando l'Inter in una squadra più aggressiva e verticale.

Il punto è questo: non si tratta solo di numeri, ma di una filosofia completamente diversa. Se la vecchia Inter di Inzaghi effettuava in media 6,1 recuperi offensivi, quella di Chivu arriva a 7 tondi. Il baricentro alto (55,9 metri) favorisce il recupero palla (40,4 metri) e la riaggressione immediata. Akanji è il manifesto di questo calcio super aggressivo: lo svizzero, cresciuto con il calcio fluido di Pep al City, sa bene cosa vuol dire alzare il baricentro per dare una soluzione in più in costruzione.

La retroguardia è molto più alta rispetto al passato, come dimostrano le heat map dei difensori. Contro la Cremonese, al 3° minuto: linea alta, con Akanji, De Vrij e Bastoni oltre il centrocampo e cinque giocatori proiettati in avanti. Stesso copione al 20°. Il grimaldello è proprio Akanji, che a Cagliari si è spinto per diverse volte a centrocampo, mentre contro lo Slavia Praga Acerbi ha portato palla più volte oltre la metà campo.

Credetemi, questo tipo di approccio inizia ad avere i suoi frutti: l'Inter è la squadra che ha concesso meno tiri in Serie A (49) e ha subito solo due gol nelle ultime cinque partite. La difesa più alta e più aggressiva ha trovato il suo equilibrio perfetto tra Akanji-Acerbi-Bastoni come trio titolare, con De Vrij e Carlos Augusto nelle rotazioni costanti.

Nuovo San Siro: nasce la holding Inter-Milan, lavori entro due anni

Importanza: 9/10

Il dado è tratto. Inter e Milan hanno creato ufficialmente la holding che gestirà il nuovo San Siro: si chiama 'Nsm holding' ed è posseduta al 50% da 'Blueco' (Inter) e 'Red Stadco' (Milan). Il rogito è previsto entro il 10 novembre per l'acquisto dell'area a 197 milioni di euro dal Comune di Milano.

Capitolo board: sei membri nominati, con rappresentanti sia dei club che dei fondi. Per l'Inter c'è Massimiliano Catanese, per Oaktree Carlo Ligori e Katherine Ralph. Per il Milan Guidotti Mori e Stefano Cocirio, per RedBird Francesco Bramante. Una governance equilibrata che fotografa i nuovi equilibri proprietari.

Ma ecco il dettaglio più interessante: negli statuti delle tre società emerge una clausola di prelazione a favore dell'altro club nel caso in cui Inter o Milan optassero per un'uscita dal progetto stadio. Inoltre, per almeno quindici anni, la proprietà dello stadio resterà nelle mani di Inter e Milan come soci paritari. Gli statuti non escludono però l'ingresso di eventuali nuovi azionisti, purché rispettino i paletti imposti da Palazzo Marino.

Quando vedremo il nuovo stadio? Secondo l'assessora allo Sport Martina Riva, "l'idea è che i lavori inizino nei prossimi due anni". Il nuovo impianto deve essere pronto per Euro 2032, ma Scaroni parla addirittura del 2030. Durante la costruzione, le squadre continueranno a giocare nell'attuale Meazza, quindi nessun disagio per i tifosi. Il progetto prevede 140mila metri quadrati di verde (la gran parte pubblico) e 80mila metri quadrati di 'verde profondo', oltre a hotel, ristoranti e servizi accessori.

Thuram out, Bonny emerge: il pupillo di Chivu vola

Importanza: 8/10

Marcus Thuram non ci sarà contro la Roma. L'obiettivo del francese è la trasferta del 25 ottobre al Maradona contro il Napoli, non le due partite precedenti (Roma il 18 e Union Saint-Gilloise il 21). Ma le buone notizie per Chivu arrivano proprio dall'attacco, in particolare da Ange-Yoan Bonny.

Il 25 ottobre l'attaccante compirà 22 anni, e dopo l'exploit contro la Cremonese (un gol e tre assist) ha già dimostrato il suo valore. Ad oggi il francese è già a due gol e tre assist, per cui ha già fatto meglio rispetto ai numeri di Parma nonostante abbia giocato soltanto 158 minuti in otto gare. A Parma, con Chivu, aveva collezionato due gol e due assist in 13 partite da titolare.

Difficile che nelle prossime due gare non ci sia spazio per Bonny, visto che è rimasto l'unico giocatore del reparto offensivo a disposizione del tecnico durante la sosta. Ed essendo l'unica punta rimasta ad Appiano, è probabile che all'Olimpico tocchi proprio a lui dal primo minuto, dato che sia Esposito che Lautaro torneranno ad allenarsi giovedì 16, a due giorni dal big match.

Il pupillo di Chivu sa cosa può dargli: "Angy è felice di essere in una realtà come l'Inter ed è contento di giocare anche solo due minuti. È un ragazzo che dà l'anima sempre e a cui voglio bene", aveva spiegato l'allenatore. Stima e affetto reciproco, come ha sottolineato lo stesso Bonny: "Per me conta molto aver il mister qui, mi dà fiducia ogni giorno. Non mi sta chiedendo niente di diverso rispetto a Parma, mi dice di giocare il mio calcio e di divertirmi".

Emergenza Napoli: Lobotka out un mese, salta l'Inter

Importanza: 8/10

Brutte notizie per Antonio Conte. Gli esami strumentali hanno confermato le peggiori previsioni per Stanislav Lobotka e Matteo Politano, usciti entrambi anzitempo nel match contro il Genoa. Per il centrocampista slovacco lesione distrattiva all'adduttore della coscia destra, per l'esterno italiano lesione distrattiva al gluteo destro.

Il club azzurro non ha specificato i tempi di recupero, ma secondo le prime valutazioni l'assenza di Lobotka si protrarrà per almeno un mese. Questo significa che il regista salterà sicuramente Torino, Inter e Lecce in campionato, oltre al PSV in Champions League. Una perdita pesantissima per Conte, considerando che lo slovacco è il metronomo del gioco partenopeo.

Per Politano il guaio muscolare sembra più lieve e dovrebbe tenerlo a riposo per una decina di giorni. L'ex interista potrebbe farcela per il big match del 25 ottobre al Maradona contro i nerazzurri, ma resta in forte dubbio. Entrambi i giocatori hanno dovuto rinunciare alle chiamate delle rispettive nazionali.

Un'emergenza che arriva nel momento peggiore per il Napoli, primo in classifica insieme alla Roma a quota 15 punti. Dopo la sosta, la formazione di Conte sarà impegnata sul campo del Torino nel settimo turno, poi l'incontro di Champions in Olanda contro il PSV e infine il big match della nona giornata contro l'Inter. Proprio quando serviva la rosa al completo per affrontare il ciclo più difficile della stagione.

Era Chivu: Mkhitaryan racconta la nuova Inter

Importanza: 8/10

"Chivu è stato bravo a farci voltare pagina mentalmente". Henrikh Mkhitaryan, quasi 37enne centrocampista dell'Inter, racconta alla Gazzetta dello Sport il nuovo corso targato Chivu e come la squadra si sia risollevata dopo le mazzate della scorsa stagione.

Da 5° più presente nella scorsa stagione a soltanto 11° in questa, ma per Micki non cambia niente: "Non misuro l'impegno con i minuti passati in campo. Capisco che, a quasi 37 anni, sia normale inserire giovani che sono il futuro del club. Per Sucic sono solo felice: è forte, ha qualità e personalità, farà le fortune dell'Inter nei prossimi anni".

Il lavoro con Chivu è diverso da quello con Inzaghi: "A livello tattico è un gioco un po' più verticale, cerchiamo di finalizzare l'azione il prima possibile, con maggiore aggressività. Gli allenamenti sono intensi e particolarmente divertenti, confondono tutti e danno stimoli in più, ma sono anche decisamente duri".

Sulla gestione delle formazioni: "Sapere se giocherai solo alla fine ti aiuta a restare sul pezzo. Se pensi 'tanto non parto titolare', rischi di avere un atteggiamento negativo". E sui giovani Bonny ed Esposito: "Ho già detto loro in privato di essere più egoisti. Gli attaccanti devono esserlo, vengono giudicati dai gol".

Sulla lotta scudetto: "È solo un gioco psicologico tra le squadre per togliere o mettere la pressione. Guardate la classifica: dopo sei giornate ci sono cinque-sei squadre lì in alto, qualcuna vuole per caso tirarsi fuori? Non sarà facile, ma daremo tutto per riprenderci il tricolore".

Da Leggere Più Tardi

Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati

Mercato e prospettive future: L'Inter ha già deciso di riscattare Akanji dal City per 15 milioni, mentre si monitora Noah Atubolu del Friburgo come possibile erede di Sommer. Sul fronte partnership, rinnovata la collaborazione con Tsunami Nutrition fino al 2027.

Nazionali e rientri: Problemi logistici per Lautaro con l'Argentina, la partita contro Porto Rico slitta di un giorno e cambia sede. Dumfries e De Vrij titolari con l'Olanda contro Malta, mentre il CT polacco Urban esprime preoccupazione per il poco minutaggio di Zielinski.

Statistiche e riconoscimenti: L'Inter si conferma prima italiana per valore rosa secondo il CIES (866 milioni), 11ª in Europa. Lautaro è favorito dai bookmaker sia per la classifica marcatori che per l'MVP di Serie A. Marotta entra nel board della nuova EFC, mentre l'Inter Women travolge 7-0 il Vllaznia in Europa Cup.

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