Derby d'Italia in arrivo: Akanji pronto al debutto, Chivu studia le contromosse
Riassunto
Akanji pronto al debutto nel Derby d'Italia con il compito di fermare Yildiz: Favre lo benedice come 'colpo da scudetto'. Calhanoglu resta all'Inter nonostante il corteggiamento del Galatasaray e la disponibilità del giocatore a ridursi lo stipendio. Dumfries decisivo con l'Olanda mentre De Vrij delude in Lituania. Chivu lavora sui dettagli alla Pinetina: Diouf a scuola da Mkhitaryan, tattica anti-Juve in preparazione.
Derby d'Italia: Akanji contro Yildiz, la sfida tattica che può decidere tutto
Il Derby d'Italia si avvicina e Cristian Chivu ha le idee chiare: fuori Bisseck, dentro Manuel Akanji. Non è solo un cambio, è una dichiarazione d'intenti. Lo svizzero arrivato dal Manchester City nell'ultimo giorno di mercato è pronto per il battesimo del fuoco allo Stadium, con un compito specifico e delicato: fermare Kenan Yildiz.
La logica tattica è cristallina. Akanji si posizionerà sul centro-destra della difesa, proprio dalla parte del fantasista turco che tanto male aveva fatto a Bisseck nel 4-4 dello scorso ottobre. Il punto è questo: quando hai un difensore reduce da tre stagioni alla scuola Guardiola, con il 93,6% di precisione nei passaggi (miglior dato della Premier League), non puoi permetterti di tenerlo in panchina. Soprattutto dopo l'errore di Bisseck contro l'Udinese che è costato il gol di Atta.
Chivu punta su un calcio più aggressivo e verticale, proprio come aveva fatto da allenatore del Parma quando batté la Juventus di Tudor. L'azione decisiva di quella vittoria nacque da un recupero alto su Cambiaso (che sabato mancherà per squalifica), e l'Inter potrebbe replicare quella strategia con potenzialità tecniche superiori. Lautaro e Thuram accerchieranno Bremer, mentre le mezzali - con Sucic ancora in ballottaggio - avranno il compito di confondere Locatelli per sfruttare i rapidi cambi di ritmo di Calhanoglu.
Dall'altra parte, Tudor prepara le contromisure. McKennie potrebbe essere la sorpresa per contenere Dumfries sulla fascia destra, mentre Kalulu continuerà a fare il terzino a tutta fascia per limitare Dimarco. La Juventus arriva al derby con il portiere Di Gregorio ancora imbattuto e la fiducia di due vittorie consecutive, ma l'Inter ha un'arma in più: Akanji ha già dimostrato di saper gestire i big match, come nella finale di Champions vinta dal City dove avviò l'azione del gol decisivo di Rodri.
Credetemi, questo derby si deciderà sui dettagli. E avere un difensore che sa costruire il gioco come un centrocampista, capace di "rompere la linea avversaria palla al piede", potrebbe fare la differenza. Yildiz è avvisato: dall'altra parte non troverà più Bisseck, ma un computer svizzero programmato per vincere.
Favre benedice Akanji: "È un colpo da scudetto, l'Inter ha blindato la difesa"
Lucien Favre non ha dubbi: "Via Pavard, dentro Akanji? Se devo sceglierne uno prendo Manuel, quindi l'Inter ci ha guadagnato". L'ex allenatore del Borussia Dortmund, che ha guidato lo svizzero per 85 partite tra il 2018 e il 2020, conosce bene le qualità del nuovo acquisto nerazzurro e non lesina complimenti.
"Manuel è un computer", spiega Favre con l'entusiasmo di chi ha visto crescere un talento. "Palla al piede sa sempre cosa fare e come servire le punte. La sua specialità è rompere la linea avversaria e creare superiorità". Non è retorica da ex allenatore, ma la testimonianza di chi ha visto Akanji trasformarsi da promessa a campione d'Europa. Il ricordo più bello? La finale di Supercoppa di Germania del 2019 contro il Bayern Monaco: "Lì marcò Lewandowski ed fu impeccabile".
Ora, prestate attenzione a questo dettaglio: Favre racconta che dopo ogni allenamento Akanji restava sempre mezz'ora in più per perfezionare un fondamentale diverso. "Un giorno gli chiesi dove puntasse, lui rispose col sorriso: 'Mister, io voglio arrivare sempre più in alto'". E ci è riuscito, vincendo tutto con il Manchester City di Guardiola.
L'Inter avrà due armi tattiche formidabili: Bastoni e Akanji, entrambi con "piedi da centrocampisti" come sottolinea l'allenatore svizzero. "Ed è così che Chivu potrà fare la differenza". La costruzione dal basso nerazzurra si arricchisce di un elemento che può giocare sia come centrale puro che come braccetto, sempre con la stessa efficacia.
Capitolo Sommer: anche il portiere nerazzurro riceve gli elogi del suo ex tecnico al Gladbach. "Tremendamente sottovalutato per via dell'altezza. Se dovessi descriverlo in tre parole direi personalità, sicurezza e istinto". Insomma, l'Inter ha pescato bene anche tra i pali.
Il verdetto finale di Favre è netto: "Akanji è un colpo da scudetto. Con lui l'Inter ha blindato la difesa". E quando parla uno che ha allenato campioni come Reus e Balotelli, forse è il caso di credergli.
Calhanoglu e il Galatasaray: "Avrebbe sacrificato lo stipendio, ma l'Inter ha detto no"
Il retroscena è clamoroso: Hakan Calhanoglu era pronto a sacrificare parte del suo stipendio pur di tornare a Istanbul, ma l'Inter ha chiuso ogni discorso. A rivelarlo è Okan Buruk, allenatore del Galatasaray ed ex giocatore nerazzurro, che ha svelato i dettagli della trattativa mai decollata.
"Hakan è un grande tifoso del Galatasaray", spiega Buruk ai microfoni di Now Spor. "Avrebbe fatto grandi sacrifici pur di venire da noi, proprio come ha fatto Gündogan. Ma l'Inter, negli ultimi giorni di mercato, ha detto che non voleva cedere il giocatore e ha chiuso al trasferimento". Il tentativo del Gala è stato concreto fino all'ultimo, con contatti diretti tra le dirigenze.
Il punto è questo: l'Inter ha valutato Calhanoglu incedibile non per capriccio, ma per necessità economica e tecnica. "Se ce lo avessero ceduto, avremmo dovuto spendere almeno 40-45 milioni di euro per rimpiazzarlo", ammette lo stesso Buruk. Una cifra che fotografa perfettamente il valore del turco nel sistema di gioco nerazzurro.
La strategia del Galatasaray era chiara: convincere il giocatore a ridursi l'ingaggio (come aveva fatto Gündogan) per permettere al club di presentare un'offerta sostenibile. Ma Marotta e Ausilio non hanno mai aperto alla cessione, giudicandola troppo rischiosa soprattutto senza i tempi tecnici per trovare un sostituto di pari livello.
"Abbiamo fatto un altro tentativo la scorsa settimana", rivela Buruk, confermando che il Galatasaray ci ha provato fino all'ultimo giorno di mercato. "Ma l'Inter ha detto che lo avrebbe fatto solo se avessimo offerto un prezzo molto più alto del normale". Una richiesta che suonava più come un modo elegante per dire no.
Ora Calhanoglu resta il regista insostituibile dell'Inter di Chivu, quello che con la sua visione di gioco può innescare le verticalizzazioni rapide tanto care al nuovo allenatore. Il Galatasaray dovrà aspettare, forse per sempre. Perché quando hai un giocatore che vale 40-45 milioni e guadagna come un top player, non lo lasci andare per nostalgia.
De Vrij flop, Dumfries top: l'Olanda vince ma non convince
Due facce della stessa medaglia: mentre Denzel Dumfries si conferma decisivo con l'Olanda, Stefan de Vrij vive una serata da dimenticare in Lituania. Gli Orange vincono 3-2 ma faticano più del previsto, e le prestazioni dei due interisti raccontano storie opposte.
Dumfries è sempre più una certezza: l'esterno nerazzurro trova l'assist perfetto per il gol decisivo di Depay, confermandosi specialista del secondo tempo e delle giocate che contano. La stampa olandese lo premia con un 6,5: "Fondamentale nella ripresa, ha trovato Depay with un cross perfetto per il 3-2". Sono 11 i gol in Nazionale per l'ex PSV, con 5 reti nelle ultime sette partite che lo proiettano verso i mostri sacri Ronald Koeman (14) e Frank De Boer (13).
Per De Vrij, invece, è una serata storta. Il centrale dell'Inter, schierato titolare accanto a Van Dijk dopo il cammeo di Rotterdam, non convince affatto. Voetbal Primeur è durissimo: "Il difensore esperto non ha giocato un minuto con l'Inter nelle prime due partite e si è visto. Ha causato il 2-2 con un fallo evitabile e non ha gestito bene palloni giocabili". Voto: 4,5, il peggiore della squadra.
Il problema di De Vrij è evidente: la mancanza di ritmo partita si fa sentire quando il livello si alza. Koeman lo aveva scelto come partner di Van Dijk per la sua esperienza, ma l'olandese ha dimostrato di aver bisogno di continuità per esprimere il suo meglio. Diverso il discorso per Dumfries, che all'Inter è titolare inamovibile e in Nazionale si conferma una delle armi più pericolose.
Van Dijk non nasconde la delusione: "Non è stata una bella serata. Eravamo in vantaggio per 2-0 e ci hanno rimontato troppo facilmente due reti. Ci complichiamo le cose da soli". Una critica che colpisce soprattutto la fase difensiva, dove De Vrij ha mostrato evidenti difficoltà.
Per Chivu è un segnale chiaro: De Vrij ha bisogno di giocare per ritrovare la forma migliore, mentre Dumfries conferma di essere in un momento di grazia. Nel Derby d'Italia di sabato, l'olandese sarà sicuramente titolare sulla fascia destra, pronto a sfruttare la sua specialità del secondo palo. De Vrij, invece, dovrà accontentarsi della panchina, almeno per ora.
Chivu lavora sui dettagli: Diouf a scuola da Mkhitaryan, Akanji in rampa di lancio
Giornate di straordinari alla Pinetina per Cristian Chivu. Con la maggior parte della squadra impegnata con le nazionali, il tecnico rumeno ne approfitta per lavorare sui dettagli con chi è rimasto ad Appiano Gentile. Andy Diouf è il progetto più interessante: il centrocampista francese sta facendo il corso intensivo di "Inter" sotto la guida attenta del nuovo allenatore.
L'amichevole contro il Padova è stata illuminante: Diouf ha segnato un gol che è un campionario delle sue qualità migliori. "Palla rubata a centrocampo, sgroppata fino all'area avversaria, dribbling e diagonale", descrive Tuttosport. Il francese ha caratteristiche da box-to-box moderno, con gamba, corsa e anche muscoli, ma deve ancora imparare i compiti più difensivi per dare equilibrio all'Inter di Chivu.
Il tutor perfetto? Henrikh Mkhitaryan. L'armeno, rimasto alla Pinetina, sta facendo da maestro al giovane francese. Nel 3-4-2-1 schierato contro il Padova, Chivu li ha piazzati fianco a fianco, e la lezione è stata proficua. "Diouf dovrà essere bravo a 'rubare' il più possibile dall'armeno", sottolinea la stampa specializzata. Mkhitaryan ha caratteristiche diverse ma sa come dare equilibrio alla squadra con i suoi movimenti intelligenti.
Capitolo Derby d'Italia: Chivu sta già pensando alla formazione anti-Juventus. Il ballottaggio in mediana è aperto tra il solito terzetto Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan e l'inserimento di Sucic, che aveva incantato San Siro contro il Torino prima di finire nell'ombra contro l'Udinese. La scelta non sarà una bocciatura per il croato, ma la ricerca di maggiori certezze dopo il ko con l'Udinese.
Akanji è pronto per l'esordio dal primo minuto. Lo svizzero, oltre che esperto, sembra in perfetta forma come dimostrato con la Svizzera contro il Kosovo (subito in gol). Contro Yildiz, che a Bisseck aveva già fatto male nel 4-4 dello scorso ottobre, meglio andare sul sicuro. Il precedente con la Juventus sorride a Chivu: da allenatore del Parma aveva battuto i bianconeri al Tardini, dimostrando di saper mettere in difficoltà avversari sulla carta più forti.
Il tempo per studiare e applicare le novità non mancherà, anche se il tecnico avrà la truppa al completo solo a ridosso della partenza per Torino. Ma le basi sono già solide: Diouf cresce, Akanji è pronto, e l'Inter si prepara a una prova del nove che può dire molto sulle ambizioni stagionali.
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Settimana intensa per gli interisti in giro per il mondo. Barella conquista gli elogi di Orrico: "A lui darei sempre un voto alto, ha tutto e sa fare tutto". Il centrocampista nerazzurro si prepara alla sfida contro Israele con Gattuso che studia il passaggio al 4-3-3. Zielinski protagonista in Polonia-Finlandia con un assist spettacolare per Lewandowski, mentre emerge il suo impegno benefico con gli orfanotrofi in Polonia. Serata da incubo per Calhanoglu: la Turchia crolla 6-0 contro la Spagna in una gara senza storia. Lautaro si prepara al rientro dall'Argentina con l'Inter che monitora le sue condizioni in vista del Derby d'Italia. Nel frattempo, Calcio e Finanza lo piazza al terzo posto per costo a bilancio in Serie A. Le Inter Women vincono 3-1 contro la Fiorentina con una dedica speciale a Serturini, infortunata al ginocchio. Tra gli ex nerazzurri, Onana si trasferisce al Trabzonspor in prestito dal Manchester United, mentre Adriano confessa la sua solitudine: "Solo Chulapa mi chiama per sapere come sto".
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