Inter
8 ottobre 2025

Akanji conquista l'Inter, Thuram verso il recupero e Bonny show: il punto sulla squadra di Chivu

Riassunto

Akanji ha conquistato l'Inter con prestazioni da leader: riscatto deciso a 15 milioni e contratto fino al 2028 già pronto. Thuram punta al recupero per Roma-Inter del 18 ottobre dopo la lesione di basso grado alla coscia. Bonny show nella prima da titolare con gol e tre assist alla Cremonese, dimostrando di essere l'upgrade perfetto rispetto al trio Taremi-Arnautovic-Correa. Brutte notizie per il Napoli: Lobotka out 3-4 settimane per stiramento, salterà il big match contro l'Inter. Chivu rivoluziona il turnover rispetto a Inzaghi puntando sulla meritocrazia invece che sulla programmazione sistematica.

Akanji conquista l'Inter: riscatto deciso e futuro da leader

Importanza: 9/10

Manuel Akanji si è preso l'Inter. In poche settimane lo svizzero ha letteralmente spazzato via il ricordo di Benjamin Pavard, conquistando integralmente il mondo nerazzurro dalla dirigenza fino ai tifosi. Il punto è questo: quello che doveva essere un upgrade si è rivelato tale fin da subito, con prestazioni caratterizzate da grande leadership e notevole predisposizione alla costruzione di gioco.

Beppe Marotta e Piero Ausilio hanno già comunicato agli agenti della Wasserman Group che acquisteranno il giocatore a titolo definitivo per 15 milioni di euro, nonostante l'obbligo scatti solamente in caso di vittoria dello Scudetto e a patto che il giocatore disputi almeno il 50% delle partite. La novità è che in viale della Liberazione pensano concretamente di farlo anche se quelle condizioni non dovessero verificarsi. Già pronto il contratto da 4,5 milioni annui fino al 2028.

Non è un caso che Chivu lo stia impiegando con grande continuità: finora ha saltato soltanto lo Slavia Praga per riposare dopo un tour de force considerevole. Per curriculum, qualità e soprattutto affidabilità è tutto ciò che Bisseck può puntare a diventare, ma al momento il tedesco risulta quasi del tutto eclissato dalla differenza abissale di minutaggio.

C'è un altro aspetto che consolida l'idea di vedere Akanji in nerazzurro anche in futuro: la sua duttilità. Ha già chiarito che può ricoprire qualsiasi ruolo nella difesa a tre, e con i due centrali di ruolo Acerbi e De Vrij in scadenza di contratto non sembra affatto da scartare l'ipotesi che lo svizzero possa diventare nel lungo periodo un'alternativa proprio lì in mezzo. Questo darebbe sicuramente più margine di manovra sul mercato quando, in base al budget, ci saranno da determinare strategie e priorità.

Thuram verso il recupero: speranze per Roma-Inter

Importanza: 8/10

Marcus Thuram punta al miracolo. Il francese ha fissato l'orizzonte come un sognatore scruta la luna piena: vuole recuperare per sabato 18 ottobre, alla ripresa del campionato, e partecipare quindi alla sfida dell'Olimpico contro la Roma. Sarebbero a quel punto passati 18 giorni dall'infortunio capitato nel secondo tempo di Inter-Slavia Praga, e considerando la lesione "di basso grado" alla coscia sinistra, si tratterebbe di una guarigione prodigiosa.

Thuram non ha ovviamente potuto rispondere alla convocazione della Francia, elemento che lo avvantaggia nel processo di smaltimento del problema muscolare. Chivu lo vuole vedere con calma la prossima settimana, dopo l'amichevole di Bengasi e dopo il weekend libero che concederà alla squadra. Lo staff medico dell'Inter lo sottoporrà a un esame strumentale tra qualche giorno per verificarne i progressi.

È evidente che, a fronte di un'altra lunga serie di partite ravvicinate, non verranno corsi rischi. Thuram sarà convocato solo quando darà garanzie fisiche e atletiche, per evitare il più pericoloso degli autogol: la ricaduta. Da Appiano Gentile spiegano che non c'è fretta, anche perché Chivu sta valorizzando le due giovani riserve, Pio Esposito e Bonny, che hanno attenuato la crisi d'astinenza.

Ad ogni modo la grande paura, lo stop di un mese che avrebbe costretto Marcus a saltare anche la trasferta a Napoli, è svanita. Chivu allo stadio Maradona, sabato 25, si presenterà con la prima linea. E nel frattempo ruoterà la giostra degli attaccanti, favorendo un atterraggio morbido di Thuram: qualche minuto tra Roma e Bruxelles, poi dentro dall'inizio nella partita-scudetto.

Bonny fenomeno: dalla prima da titolare al confronto con Taremi

Importanza: 8/10

Ange-Yoan Bonny ha fatto in una partita quello che Mehdi Taremi ha fatto in tutta la stagione. Le parole di Fabio Caressa fotografano perfettamente l'impatto del francese nella sua prima da titolare a San Siro: gol e tripletta di assist nel 4-1 alla Cremonese che hanno certificato il trionfo del 'chivuismo' sull''inzaghismo'.

Bonny ha saputo aspettare il suo momento e, soprattutto, sfruttare le occasioni che gli sono state concesse da Cristian Chivu. Il romeno conosce bene le potenzialità del francese e le sue qualità, oltre che l'intelligenza calcistica che un conoscitore del pallone può notare facilmente anche negli apparentemente anonimi movimenti senza palla. Chivu sa che uno come Bonny può indossare le vesti di vice-Thuram oltre che, all'occorrenza, agire anche da prima punta.

Nicola Ventola ha commentato così il momento del classe 2003: "Bonny sa fare tutto e l'ho capito quando l'avevo visto a Parma. Sa difendere il pallone, è sicuro nelle giocate e ha personalità. Crescendo con Lautaro e Thuram può crescere ancora". Caratteristiche che mancavano a Sebastiano Esposito, seconda punta tecnica che però non ha mai convinto l'Inter a spingere per la definitiva conferma.

Esposito ceduto al Cagliari per 4 milioni più percentuale sulla rivendita, Bonny vestito (di nuovo) di nerazzurro. Proprio come in quello scatto da bambino diventato virale già pochi minuti dopo la firma del contratto con il Biscione. Finora la mossa di mercato studiata negli uffici di Viale della Liberazione si sta confermando valida e sta dando delle risposte concrete anche a chi si poneva quella famosa domanda durante il mercato: "Perché l'Inter ha preso Bonny se c'era già Sebastiano Esposito?".

Infortunio Lobotka: stop 3-4 settimane per il Napoli

Importanza: 8/10

Brutte notizie per il Napoli di Antonio Conte. Stanislav Lobotka ha lasciato il ritiro della Slovacchia per fare ritorno a Napoli dopo gli esami medici a seguito dell'infortunio rimediato domenica nella gara contro il Genoa. Il sito ufficiale della federcalcio slovacca ha confermato che "i risultati non sono stati soddisfacenti" e hanno evidenziato "un infortunio muscolare di tale entità che il due volte miglior calciatore dell'anno sarà escluso dalla squadra".

Il centrocampista azzurro rientrerà dunque a Napoli per ulteriori controlli, ma le prime valutazioni parlano di uno stiramento muscolare che potrebbe tenerlo lontano dai campi per circa un mese. Questo significa che Lobotka rischia di saltare un calendario fittissimo: Torino (18 ottobre), PSV (21 ottobre), Inter (25 ottobre), Lecce (28 ottobre), Como (1 novembre), Eintracht (4 novembre) e Bologna (9 novembre).

Antonio Conte dovrà quindi fare a meno del suo regista titolare, anche se può contare su Billy Gilmour, pronto a prendersi le chiavi del centrocampo nelle prossime partite. Non è un momento felicissimo della stagione per il Napoli, che deve fare i conti anche con altri acciacchi: sempre domenica si è fermato Politano per quello che si spera sia soltanto un affaticamento.

Credetemi, per una squadra che punta al vertice perdere il proprio metronomo per un mese non è mai una buona notizia. Il big match del Maradona contro l'Inter del 25 ottobre si avvicina e Conte sa bene che dovrà reinventare l'equilibrio della sua squadra senza uno dei suoi uomini più importanti.

Era Chivu: turnover meritocratico e confronto con Inzaghi

Importanza: 7/10

Meritocrazia: questa la parola che guida l'Era Chivu. Il tecnico romeno ha un metodo completamente diverso rispetto al predecessore Simone Inzaghi per quanto riguarda il turnover. Se l'allenatore piacentino aveva sposato il turn-over sistematico e programmato (Taremi quasi sempre titolare in Champions, Frattesi privilegiato in Europa), Chivu non segue questa linea.

La sensazione è che il tecnico di Resita non abbia sposato il turn-over sistematico, divenuto invece una sorta di marchio di fabbrica per Inzaghi. Da questo punto di vista, l'ex-allenatore del Parma ha un metodo completamente diverso che gli permette di tenere tutti i suoi giocatori sulla corda. Gli allenamenti, infatti, anche quello della vigilia, non danno mai chiare indicazioni sui titolari dell'indomani, che vengono comunicati alla squadra solo qualche ora prima del fischio d'inizio.

Uno dei principi di Chivu è proprio la meritocrazia: va in campo chi merita, mantenendo comunque la sensibilità di non far sentire escluso o emarginato nessuno. Paolo Condò ha sottolineato come "Chivu è un uomo astuto: dice che non cambia niente e poi cambia parecchio, così i conservatori ascoltano soddisfatti e gli innovatori osservano contenti".

Con Chivu, come con Inzaghi, Bastoni e Barella restano i giocatori di movimento più utilizzati. Il cambio più significativo riguarda Mkhitaryan: imprescindibile con Simone (quinto più impiegato), molto più "gestito" adesso (undicesimo posto). L'opposto di Dimarco, passato dall'ottava alla terza piazza. Sarà curioso capire come Chivu si comporterà alla ripresa, visto che ci saranno subito due big-match in trasferta contro Roma e Napoli.

Da Leggere Più Tardi

Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati

Mercato e prospettive future: L'Inter continua a monitorare il mercato dei difensori in vista del 2026, con Oumar Solet dell'Udinese sempre nel mirino e Noah Atubolu del Friburgo come nuova idea per la porta. Nuovo San Siro: Marotta annuncia che il rogito si farà a novembre, mentre il nipote di Meazza spera che il nome del nonno venga conservato nel nuovo stadio. Amichevole in Libia: Venerdì l'Inter affronterà l'Atletico Madrid a Bengasi con Chivu che avrà a disposizione solo 12 giocatori più alcuni elementi dell'Under 23. Riconoscimenti: Tre interisti nella Top 11 della sesta giornata stilata dalla Lega Serie A: Dimarco, Barella e Bonny dominano la formazione tipo.

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