Inter
4 giugno 2025

Addio Inzaghi: l'Inter volta pagina con Fabregas in pole position

Riassunto

Giornata storica per l'Inter: Inzaghi saluta ufficialmente per l'Al-Hilal (25 milioni a stagione), mentre Fabregas emerge come favorito per sostituirlo. Luis Henrique completa le visite mediche diventando il secondo acquisto estivo. I giocatori salutano l'ex tecnico con messaggi commoventi sui social. Sul mercato, David e Hojlund nel mirino per l'attacco con budget da 40 milioni.

Addio ufficiale: Inzaghi vola all'Al-Hilal dopo quattro anni

Importanza: 10/10

È finita. Dopo quattro anni, sei trofei e una seconda stella, Simone Inzaghi ha salutato l'Inter per volare in Arabia Saudita. L'ufficialità è arrivata nel pomeriggio di ieri, al termine di un incontro che tutti sapevano essere decisivo ma che, a conti fatti, era solo una formalità. Il tecnico piacentino aveva già deciso: destinazione Al-Hilal, contratto triennale da 25 milioni a stagione. Una cifra che fa girare la testa, è vero, ma che racconta anche di un matrimonio finito male.

Il punto è questo: la finale di Monaco ha lasciato cicatrici profonde. Quel 5-0 contro il PSG non è stato solo una sconfitta, è stata un'umiliazione che ha fatto saltare equilibri consolidati. Inzaghi, che pure aveva portato l'Inter ai vertici del calcio europeo, si è sentito scaricato dopo la disfatta bavarese. E quando un allenatore non si sente più protetto dall'ambiente, la rottura diventa inevitabile.

"È venuto per me il momento di salutare questo Club dopo un percorso di quattro anni, durante i quali ho dato tutto", ha scritto Simone nel suo messaggio d'addio. Parole che sanno di amarezza, nonostante la forma istituzionale. Perché dietro quella frase c'è la delusione di chi pensava di meritare maggiore fiducia dopo aver riportato la seconda stella a Milano.

Marotta ha provato fino all'ultimo a convincerlo, ma ormai la decisione era presa. L'Al-Hilal aveva messo sul piatto un'offerta irrinunciabile e Inzaghi, scottato dalla finale, ha scelto di ripartire da zero. Ora lo aspetta il Mondiale per Club, dove potrebbe persino incrociare la sua ex squadra ai quarti di finale. Il calcio, a volte, sa essere davvero crudele.

Credetemi, questo addio segna la fine di un'era. Inzaghi lascia un'Inter più forte di come l'aveva trovata, ma con il rimpianto di non essere riuscito a completare l'opera. L'Arabia lo aspetta, l'Inter deve voltare pagina.

Fabregas in pole per la panchina: primi contatti avviati

Importanza: 9/10

Con Inzaghi in Arabia, l'Inter accelera per Cesc Fabregas. Il tecnico spagnolo del Como è il nome che più scalda i cuori in Viale della Liberazione, e non è difficile capire perché. Giovane, moderno, abituato a lavorare con i talenti emergenti: l'identikit perfetto per l'Inter di Oaktree.

I primi contatti diretti ci sono già stati, come confermato da Sky Sport. Fabregas si trova a Londra e nelle prossime ore potrebbe esserci l'accelerata decisiva. Il Como, ovviamente, non vuole lasciarlo andare facilmente - aveva già respinto le avances di Roma e Bayer Leverkusen - ma stavolta la situazione è diversa. L'Inter è l'Inter, e certi treni passano una volta sola.

Il progetto nerazzurro affascina lo spagnolo: una squadra già competitiva, un sistema di gioco consolidato (il 3-5-2 che Fabregas conosce bene), e la possibilità di debuttare subito al Mondiale per Club. Non male come biglietto da visita per chi vuole affermarsi ai massimi livelli.

Chiaro, ci sono da sistemare alcuni dettagli. Fabregas dovrebbe liberarsi dal Como (contratto fino al 2028), cedere le quote societarie che possiede nel club lariano, e rimandare l'esame per il patentino a Coverciano. Ma quando c'è la volontà, le soluzioni si trovano sempre.

L'alternativa resta Cristian Chivu, che conosce l'ambiente e ha fatto bene al Parma con il 3-5-2. Ma Fabregas è chiaramente la prima scelta: un nome che può entusiasmare i tifosi e dare una nuova identità al progetto. Le prossime ore saranno decisive. E se tutto andrà per il verso giusto, l'Inter avrà il suo nuovo condottiero molto presto.

I saluti dei giocatori: Dimarco, Thuram e gli altri ringraziano Inzaghi

Importanza: 8/10

Quando un allenatore se ne va, i primi a sentire il vuoto sono i suoi giocatori. E così, dopo l'ufficialità dell'addio di Inzaghi, sono arrivati i messaggi social di chi ha condiviso con lui quattro anni di gioie e dolori. Messaggi che sanno di affetto vero, non di circostanza.

Marcus Thuram è stato il primo a rompere il ghiaccio: "Un grande Mister, e ancora più grande uomo". Parole semplici ma efficaci del Tikus, che con Inzaghi ha vissuto la sua prima stagione in nerazzurro. "Grazie per la fiducia, i consigli, i momenti insieme", ha aggiunto il francese, ancora scosso dalla finale di Monaco.

Poi è toccato a Federico Dimarco, forse il più legato emotivamente al tecnico piacentino. "Sei stato per me come un fratello maggiore, un amico, una persona leale", ha scritto l'esterno milanese. E quella frase finale - "Quella stella ci legherà per sempre" - dice tutto del rapporto speciale che si era creato tra i due.

Anche Calhanoglu ha voluto dire la sua: "Hai sempre creduto in me, dentro e fuori dal campo". Il turco, che con Inzaghi ha trovato la sua dimensione da regista, non ha dimenticato chi lo ha valorizzato al massimo. E poi Pavard: "È stato un onore, mister", con tanto di cuori nerazzurri.

Questi messaggi raccontano di un gruppo che era davvero legato al proprio allenatore. Inzaghi aveva creato un ambiente familiare, dove ognuno si sentiva importante. Ora toccherà al nuovo tecnico ricostruire questi rapporti, sapendo che il livello dell'asticella è molto alto.

Mercato attacco: David e Hojlund nel mirino, budget da 40 milioni

Importanza: 6/10

L'addio di Inzaghi non ferma il mercato dell'Inter. Anzi, la dirigenza ha le idee chiare su come rinforzare l'attacco: servono due punte per sostituire Arnautovic e Correa, e il budget stanziato è di circa 40 milioni di euro. I nomi? Jonathan David e Rasmus Hojlund in pole position.

David è il vecchio pallino che non perde fascino. Il canadese si libera a zero dal Lille e questo faciliterebbe l'operazione, anche se l'ingaggio richiesto (5 milioni a stagione) non è proprio uno scherzo. Il Napoli sembrava averlo in pugno, ma le riflessioni di Conte hanno riaperto i giochi. E l'Inter, che aveva già lavorato sul giocatore ad aprile, è pronta a tornare alla carica.

Hojlund è l'alternativa intrigante. Il danese del Manchester United non ha brillato in Premier (4 gol in 32 presenze), ma in Serie A aveva dimostrato tutto il suo potenziale. L'idea sarebbe quella di prenderlo in prestito con diritto di riscatto, una formula che potrebbe convincere gli inglesi a dare una seconda chance al ragazzo.

E poi c'è Bonny, il 21enne del Parma che piace per completare il reparto. Il francese ha fatto bene in Serie A e rappresenterebbe l'investimento per il futuro. L'ideale sarebbe chiudere l'affare prima del Mondiale per Club, ma c'è tempo fino a martedì prossimo.

Tre profili diversi per tre esigenze diverse: David per l'esperienza, Hojlund per il rilancio, Bonny per la prospettiva. L'Inter ha le idee chiare, ora serve solo trovare le formule giuste per portarli a Milano.

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Capitolo mercato: l'Inter continua a muoversi su più fronti. Per la difesa spunta Tchatchoua del Verona, con accordo già raggiunto sul contratto. Fronte Nazionale: Calhanoglu escluso dalla Turchia per i postumi della finale, mentre Dumfries si presenta con l'Olanda per voltare pagina. Scenario Mondiale per Club: con Inzaghi all'Al-Hilal, si profila un possibile incrocio ai quarti tra l'ex tecnico e la sua vecchia squadra. Giovani talenti: lo Spezia torna alla carica per Re Cecconi dopo il successo con Pio Esposito. Credetemi, il calcio di giugno riserva sempre sorprese inaspettate.

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