Tech Power Play: Quando l'AI diventa campo di battaglia
Riassunto
Google finisce nel mirino UE per gli AI Overviews che rubano traffico ai publisher senza consenso, mentre le aziende scoprono che avere petabyte di dati non serve a nulla senza Data Product Manager che li rendano utilizzabili nell'era AI.
Google sotto attacco UE per AI Overviews: la guerra dei contenuti
L'Independent Publishers Alliance ha appena sferrato un colpo diretto a Google, presentando una denuncia antitrust alla Commissione Europea per gli AI Overviews. E questa volta, non si tratta di privacy o monopolio tradizionale - è una guerra per il controllo dell'informazione nell'era dell'AI.
Ecco la verità che Google non vuole ammettere: gli AI Overviews stanno cannibalizzando il traffico dei publisher senza il loro consenso. L'accusa è chiara come il sole - Google usa i contenuti web per i suoi riassunti AI causando "danni significativi ai publisher" in termini di traffico, lettori e ricavi. E il bello? I publisher non possono fare opt-out senza sparire completamente dai risultati di ricerca.
Google risponde con la solita retorica corporate: "le nuove esperienze AI creano opportunità per i contenuti". Ma dietro le quinte, i dati raccontano una storia diversa - cali di traffico drastici per i publisher di news da quando gli AI Overviews si sono espansi oltre ogni previsione.
Il vero problema qui non è tecnologico, è di potere. Google ha creato un sistema dove o accetti che la tua proprietà intellettuale venga usata per addestrare i loro sistemi AI, oppure diventi invisibile online. Non è innovazione, è estorsione digitale.
Data Product Manager: il ruolo che le aziende non sanno di avere bisogno
Miliardi spesi in infrastrutture dati, e ancora non riusciamo a rispondere a una domanda semplice senza ottenere tre dashboard contraddittorie. Benvenuti nel paradosso dell'era data-driven: abbiamo tutti i dati del mondo, ma zero allineamento su cosa significhino.
Il problema non è tecnico, è di product thinking. Per anni, i team dati hanno operato come consulenti interni reattivi - il classico modello "data-as-a-service" che funzionava quando le richieste erano piccole. Ma ora che ogni decisione executive passa attraverso un layer di dati, questo approccio è collassato sotto il proprio peso.
Prendete Airbnb: prima del loro metrics platform, product, finance e ops avevano versioni diverse delle stesse metriche base. Nelle review di leadership si discuteva su quale numero fosse "corretto" invece di decidere che azione prendere. Questo non è un failure tecnologico - è un failure di prodotto.
Ecco perché emerge il Data Product Manager: non per spingere più dashboard, ma per assicurarsi che le persone giuste abbiano l'insight giusto al momento giusto per prendere una decisione. Nell'era AI, dove l'80% dello sforzo va ancora alla preparazione dei dati, questo ruolo diventerà essenziale. Perché l'AI non sistema i dati cattivi - li amplifica.
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Il panorama tech continua a evolversi rapidamente con sviluppi che ridefiniscono il rapporto tra AI, dati e potere corporativo. Mentre Google affronta pressioni regolatorie crescenti per le sue pratiche AI, le aziende stanno realizzando che l'infrastruttura dati da sola non basta. La vera sfida non è più raccogliere dati, ma renderli affidabili e utilizzabili per decisioni critiche. Con l'AI Act europeo e nuove normative sulla privacy, il 2025 si sta configurando come l'anno in cui le big tech dovranno ripensare completamente il loro approccio ai dati e all'AI.
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