Silicon Valley's AI Safety War: When Tech Giants Attack Their Critics
Riassunto
Silicon Valley ha dichiarato guerra aperta ai critici della sicurezza AI con intimidazioni e citazioni legali, mentre Meta lancia occhiali AR distopici e banna i chatbot concorrenti da WhatsApp. Nel frattempo, le prove del furto di proprietà intellettuale da parte dell'AI si accumulano e Wikipedia crolla sotto l'assalto dei riassunti AI che rubano traffico senza dare nulla in cambio.
Silicon Valley Declares War on AI Safety Critics
Ecco la verità che nessuno vuole dirvi: Silicon Valley ha smesso di fingere di preoccuparsi della sicurezza AI e ha iniziato ad attaccare direttamente chi osa criticarli.
David Sacks, il nuovo AI & Crypto Czar della Casa Bianca, e Jason Kwon di OpenAI hanno scatenato una campagna intimidatoria contro i gruppi di sicurezza AI questa settimana. Sacks ha accusato Anthropic di gestire una "sofisticata strategia di cattura normativa basata sul terrorismo psicologico". OpenAI ha fatto di peggio: ha mandato citazioni legali a sette organizzazioni non profit che avevano osato criticare la sua ristrutturazione aziendale.
Ma il vero problema è questo: molti leader delle organizzazioni non profit ora parlano solo in anonimato per paura di ritorsioni. Quando i critici hanno paura di parlare pubblicamente, la democrazia è già morta.
Joshua Achiam, responsabile dell'allineamento della missione di OpenAI, ha avuto il coraggio di criticare pubblicamente le citazioni della sua stessa azienda: "A rischio della mia intera carriera dirò: questo non sembra granché." Almeno qualcuno dentro OpenAI ha ancora una coscienza.
La Silicon Valley sta usando la stessa tattica che ha sempre funzionato: intimidire, silenziare, e poi lamentarsi di essere incompresi quando qualcuno osa resistere.
Meta Ray-Ban Display: Il Futuro Distopico È Già Qui
Dimentichiamo l'hype e parliamo di fatti: ho testato i nuovi occhiali Meta Ray-Ban Display da $799 e ho visto il futuro. È magico e terrificante allo stesso tempo.
Questi occhiali fanno tutto quello che promettono: leggono i messaggi, mostrano le mappe, traducono conversazioni in tempo reale. Il Neural Band ti permette di controllare tutto con gesti delle dita. Quando funziona, sembra davvero magia. Il problema? Funziona troppo bene.
Quello che non vi stanno dicendo è che questi occhiali ti trasformano in un bugiardo professionale. Puoi leggere messaggi, rispondere, guardare video, tutto mentre fingi di essere presente nella conversazione. Le persone intorno a te pensano che tu sia completamente concentrato su di loro, ma in realtà li stai ingannando.
E poi c'è Meta. L'azienda che ha appena rimosso l'opzione per impedire la registrazione delle conversazioni vocali nel cloud. Quella che ha permesso ai suoi chatbot di avere conversazioni sessuali con minori. Ora vogliono che indossiamo i loro computer sulla faccia 24/7.
A 69 grammi, questi occhiali sono troppo pesanti per l'uso quotidiano. La batteria dura 3-4 ore. Il display funziona solo nell'occhio destro. Ma il vero problema non è tecnico: è culturale. Stiamo aprendo una porta che potremmo non riuscire più a chiudere.
WhatsApp Banna i Chatbot AI: Meta Elimina la Concorrenza
Nessuno vuole dirlo, ma WhatsApp ha appena eliminato tutti i chatbot AI concorrenti dalla sua piattaforma con una mossa che puzza di monopolio a chilometri di distanza.
Le nuove condizioni d'uso, che entreranno in vigore il 15 gennaio 2026, vietano esplicitamente ai fornitori di AI di distribuire i loro assistenti su WhatsApp. Questo significa addio a ChatGPT, Perplexity, Luzia e tutti gli altri bot che avevano trovato casa sulla piattaforma.
Meta dice che è per "proteggere l'esperienza utente" e che l'API WhatsApp Business è "progettata per le aziende che servono i clienti". Ma la verità è molto più semplice: questi bot generavano enormi volumi di messaggi senza pagare un centesimo a Meta.
WhatsApp guadagna dalle API Business facendo pagare le aziende per diversi tipi di messaggi. I chatbot AI non rientravano in nessuna categoria tariffaria, quindi Meta non ci guadagnava nulla. Ora che Mark Zuckerberg ha dichiarato che "il business messaging dovrebbe essere il prossimo pilastro del nostro business", tutti i concorrenti devono sparire.
Risultato? Meta AI rimane l'unico assistente disponibile sui 3 miliardi di utenti WhatsApp. Chiamatela "strategia di prodotto" se volete, ma a me sembra la solita tattica monopolistica di sempre.
AI Ruba Arte: Le Prove Sono Schiaccianti
Dietro le quinte della "AI generativa" c'è un furto di proprietà intellettuale su scala industriale, e ora abbiamo le prove.
Vermillio, una piattaforma che traccia l'uso di proprietà intellettuale online, ha analizzato i video generati da Google Veo3 e OpenAI Sora. I risultati sono devastanti: un video di "Doctor Who" creato da Veo3 corrisponde all'80% dell'impronta digitale del vero Doctor Who. Un video Sora raggiunge l'87%.
Quando chiedi a questi sistemi di creare "un dottore che viaggia nel tempo in una cabina telefonica britannica blu", non stanno "generando" nulla. Stanno ricombinando materiale protetto da copyright della BBC che hanno ingerito durante l'addestramento.
Anthropic ha appena accettato di pagare $1.5 miliardi per risolvere una class action di autori che accusavano l'azienda di aver usato copie piratate dei loro libri. Il database delle opere utilizzate include Dan Brown, Kate Mosse e J.K. Rowling.
Ma il vero problema è che stiamo permettendo a cinque aziende AI di costruire imperi miliardari sul lavoro di milioni di creativi senza pagare un centesimo. Come dice Kathleen Grace di Vermillio: "Invece di dare tutti i soldi a cinque aziende AI, ci sarebbe questo ecosistema incredibile" se si condividessero i ricavi con i creatori originali.
Le aziende AI continuano a nascondersi dietro il "fair use", ma quando l'87% del tuo output corrisponde a materiale protetto, non è più fair use. È furto industrializzato.
Wikipedia Crolla: L'AI Sta Uccidendo il Web Aperto
Ecco cosa sta succedendo davvero: Wikipedia, l'ultimo sito web decente su internet, sta perdendo traffico umano dell'8% anno su anno. E la colpa è dell'AI.
Marshall Miller della Wikimedia Foundation è stato chiaro: i riassunti AI di Google e il consumo di informazioni sui social video stanno distruggendo il traffico verso Wikipedia. Le persone ottengono le informazioni senza mai visitare la fonte originale.
Il problema non è solo tecnico, è esistenziale. Con meno visite a Wikipedia, meno volontari cresceranno e arricchiranno i contenuti, e meno donatori individuali sosterranno questo lavoro. È un circolo vizioso che porta alla morte dell'informazione libera e verificabile.
Le aziende AI e i motori di ricerca stanno letteralmente parassitando Wikipedia: usano i suoi contenuti per addestrare i loro modelli e rispondere alle domande degli utenti, ma non mandano traffico al sito. È come avere un ristorante che ruba le ricette del vicino e poi gli ruba anche i clienti.
Miller chiede alle aziende che usano contenuti Wikipedia di "incoraggiare più visitatori" al sito stesso. Ma perché dovrebbero? È molto più conveniente continuare a succhiare valore senza dare nulla in cambio.
Se Wikipedia muore, muore una delle ultime fonti di informazione verificabile e gratuita su internet. E saremo tutti più stupidi e più manipolabili.
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Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati
Altre storie che meritano attenzione: L'Australia lancia l'allarme sui chatbot AI che bullizzano i bambini e incoraggiano il suicidio, mentre Meta introduce controlli parentali per bloccare i bot dopo scandali su conversazioni inappropriate. Un MP conservatore britannico denuncia un deepfake AI che lo mostra mentre passa a Reform UK. Nel mondo dell'istruzione, la Alpha School di San Francisco promette di rivoluzionare l'apprendimento con l'AI, ma gli esperti restano scettici sui risultati reali. Kevin Hartz di A* Capital investe il 20% del suo fondo su founder adolescenti, cavalcando il trend dei dropout. Intanto, GM sviluppa batterie LMR per battere la Cina nelle auto elettriche, mentre TiVo esce definitivamente dal business hardware dopo aver perso la guerra dello streaming. Due articoli esplorano se stiamo vivendo un'età d'oro della stupidità e se il tecno-capitalismo può salvare il pianeta o è parte del problema.
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