Il Gioco del Potere nell'AI: Quando i Miliardi Parlano e la Sicurezza Tace
Riassunto
OpenAI gioca su più tavoli: valutazione da $500B mentre regala ChatGPT al governo USA per $1. Le vulnerabilità AI si moltiplicano con attacchi via documenti avvelenati e falle elementari in Microsoft. I primi modelli open-weight di OpenAI dal 2019 scatenano la corsa di Microsoft e Amazon, ma allucinano nel 53% dei casi. L'Australia considera di regalare tutto il copyright nazionale alle Big Tech, scatenando la rivolta degli artisti. GPT-5 arriva giovedì mentre Google risponde con strumenti educativi - la battaglia per catturare studenti e governo è appena iniziata.
OpenAI: Valutazione da $500B e Partnership Governativa da $1
OpenAI sta giocando una partita a scacchi multidimensionale che vale mezzo trilione di dollari. La compagnia di Sam Altman è in trattative per una vendita di azioni che la valuterebbe $500 miliardi, superando SpaceX di Musk, mentre contemporaneamente offre ChatGPT Enterprise al governo federale americano per appena $1 per agenzia.
Dietro le quinte, questa mossa rivela una strategia di penetrazione governativa orchestrata da mesi. Documenti ottenuti da WIRED mostrano che dirigenti OpenAI hanno incontrato la General Services Administration e altre agenzie federali già da maggio, partecipando a eventi privati con associati del DOGE di Musk. Il tempismo non è casuale: arriva subito dopo che la GSA ha aggiunto OpenAI, Google e Anthropic alla lista dei fornitori AI approvati per le agenzie civili federali.
Ma il vero colpo di genio è il prezzo simbolico. Mentre i competitor dovranno competere su tariffe normali, OpenAI sta essenzialmente regalando l'accesso per un anno intero. È una classica strategia di "land and expand" - entrare a costi irrisori per poi diventare indispensabili. Con il budget del Dipartimento della Difesa proposto da Trump a $1.01 trilioni (aumento del 13.4%), i potenziali ricavi futuri sono astronomici.
La coincidenza temporale con il lancio dei modelli open-weight GPT-OSS non è casuale: OpenAI sta posizionandosi come il partner AI strategico dell'amministrazione Trump, offrendo sia modelli aperti per la sicurezza nazionale che servizi premium per le operazioni quotidiane.
Vulnerabilità AI: Quando un Documento Avvelenato Vale Oro
La sicurezza dell'AI è un castello di carte che crolla al primo soffio di vento. Tre episodi questa settimana dimostrano quanto sia fragile l'infrastruttura su cui stiamo costruendo il futuro digitale.
Microsoft ha già fatto cilecca con NLWeb, il suo protocollo "HTML per il Web Agentivo". Una vulnerabilità di path traversal - roba da manuale di sicurezza informatica degli anni '90 - permetteva di leggere file sensibili incluse le chiavi API di OpenAI e Gemini. Il fatto che una falla così elementare sia sfuggita ai controlli di sicurezza di Microsoft solleva domande serie sulla loro "security-first priority".
Ma il vero spettacolo sono gli attacchi dimostrati alla Black Hat. Ricercatori hanno mostrato come un singolo documento "avvelenato" condiviso su Google Drive possa estrarre dati sensibili tramite ChatGPT, e come un invito calendario possa hijackare Gemini per controllare dispositivi smart home. L'attacco più elegante? Nascondere prompt malevoli in testo bianco, invisibile all'occhio umano ma perfettamente leggibile dalle macchine.
Quello che nessuno vuole ammettere è che stiamo correndo verso l'integrazione AI senza aver risolto problemi di sicurezza fondamentali. Gli indirect prompt injection non sono bug occasionali - sono vulnerabilità sistemiche che diventano più pericolose man mano che colleghiamo l'AI a più sistemi. Quando un chatbot può aprire le finestre di casa tua perché hai detto "grazie", forse dovremmo rallentare un attimo.
OpenAI Apre i Modelli: Microsoft Corre, Amazon Segue
Per la prima volta dal 2019, OpenAI ha rilasciato modelli open-weight - e tutti stanno correndo per accaparrarseli. I modelli gpt-oss-120b e gpt-oss-20b rappresentano una svolta strategica significativa per una compagnia che aveva fatto della chiusura il suo marchio di fabbrica.
Microsoft è stata la più veloce a reagire, integrando immediatamente gpt-oss-20b in Windows AI Foundry. Il modello può girare su PC con almeno 16GB di VRAM ed è ottimizzato per esecuzione di codice e uso di strumenti - perfetto per assistenti autonomi. Microsoft promette supporto per più dispositivi "presto", suggerendo versioni ottimizzate per i Copilot Plus PC.
Amazon non è stata da meno, aggiungendo rapidamente entrambi i modelli a Bedrock e SageMaker. Secondo AWS, il modello 120b è 10 volte più conveniente di Gemini e 18 volte più di DeepSeek-R1. È la prima volta che il più grande competitor cloud di Microsoft ha accesso diretto agli ultimi modelli OpenAI, aggiungendo una nuova dinamica alla già complessa partnership OpenAI-Microsoft.
Ma c'è un problema: questi modelli allucinano parecchio. Il gpt-oss-20b ha allucinato nel 53% delle domande su PersonQA, il benchmark interno di OpenAI. Quando un modello sbaglia più della metà delle volte su fatti verificabili, forse dovremmo chiederci se la corsa alla distribuzione non stia superando la prudenza tecnica.
Australia vs Big Tech: La Battaglia per il Copyright nell'Era AI
L'Australia sta considerando di regalare tutto il contenuto creativo nazionale alle multinazionali tech - e gli artisti sono furiosi. La Productivity Commission ha suggerito un'esenzione per "text and data mining" che permetterebbe alle aziende AI di usare materiale protetto da copyright senza compenso.
La reazione è stata immediata e feroce. L'Australian Council of Trade Unions accusa la Commissione di aver "ingoiato gli argomenti delle grandi multinazionali tech", mentre Apra Amcos avverte che potrebbe "devastare l'industria musicale australiana da $9 miliardi". Il termine "furto legalizzato" ricorre in quasi tutte le dichiarazioni degli oppositori.
Il governo Albanese si trova in una posizione scomoda. Mentre il Tesoriere Jim Chalmers parla di AI come "forza per il bene", l'opposizione ha già preso una posizione netta: nessun uso di materiale protetto senza compenso. È una battaglia che riflette tensioni globali simili, con il Regno Unito che ha affrontato resistenze analoghe.
Quello che emerge è un pattern preoccupante: le stesse aziende che offrono pacchetti da $100 milioni ai ricercatori AI piangono miseria quando si tratta di pagare per i dati di training. Meta ha già mostrato la sua strategia in Australia - prima ha rimosso le notizie dalle piattaforme, poi ha negoziato. Ora che quegli accordi sono in scadenza, la pressione per l'accesso gratuito si intensifica.
GPT-5 in Arrivo e Google Risponde con Guided Learning
OpenAI sta per svelare GPT-5 giovedì, e tutti gli indizi puntano verso un annuncio che potrebbe ridefinire il panorama AI. Il teaser "LIVE5TREAM" con la S sostituita da un 5, lo screenshot di Altman con "ChatGPT 5" e i commenti entusiasti del team suggeriscono che l'attesa sta per finire.
Google non sta a guardare e lancia Guided Learning in Gemini, una risposta diretta al Study Mode di ChatGPT. La funzione promette di trasformare Gemini in un tutor AI che aiuta a sviluppare comprensione profonda invece di sputare risposte dirette. Include immagini, diagrammi, video e quiz interattivi per costruire conoscenza step-by-step.
La tempistica non è casuale - entrambe le aziende stanno correndo per posizionarsi nel mercato educativo prima dell'inizio dell'anno scolastico. Google offre anche un anno gratuito del piano AI Pro agli studenti in USA, Giappone, Indonesia, Corea e Brasile. È una mossa aggressiva per catturare la prossima generazione di utenti AI.
Ma c'è una domanda fondamentale che nessuno sta facendo: gli studenti useranno davvero queste modalità "educative" invece di chiedere semplicemente le risposte? Entrambe le aziende stanno scommettendo che possono cambiare il comportamento degli utenti, ma la storia della tecnologia educativa suggerisce che la strada più facile vince quasi sempre.
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Altre mosse nel grande gioco dell'AI: Nvidia rifiuta categoricamente le richieste USA di backdoor nei chip AI, mentre due cinesi vengono arrestati per contrabbando di chip per "decine di milioni di dollari". Google nega che l'AI search stia uccidendo il traffico web, ma i dati di terze parti raccontano un'altra storia. Nel frattempo, Qwant ed Ecosia lanciano Staan, l'indice di ricerca europeo che promette di costare un decimo di Google e Bing. Sul fronte enterprise: Cohere presenta North, piattaforma per agenti AI che può girare "letteralmente su una GPU in un armadio", mentre Tavily raccoglie $25M per connettere gli agenti al web in modo conforme. Google porta Jules fuori dalla beta con nuovi piani di pricing, puntando sul coding asincrono. Curiosità: I "vegani dell'AI" scelgono di astenersi dall'AI per ragioni ambientali ed etiche, mentre il Browser Company lancia un abbonamento da $20/mese per il suo browser AI-powered Dia.
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