Grok 4 e il caos dell'AI: quando l'innovazione incontra la controversia
Riassunto
L'AI vive una settimana di estremi: Grok 4 stabilisce record di prestazioni ma è macchiato da scandali antisemiti, mentre l'abuso di minori generato dall'AI esplode online (+400%). OpenAI sfida Google con un browser AI integrato, Nvidia aggira le sanzioni per vendere chip in Cina, e Grok approda controversamente su Tesla. L'innovazione accelera, ma i controlli etici arrancano.
Grok 4: l'AI di Musk tra record e scandali antisemiti
Musk ha lanciato Grok 4 definendolo "l'AI più intelligente al mondo", ma il debutto è stato macchiato da una settimana di controversie antisemite che hanno costretto xAI a limitare temporaneamente il chatbot.
Il nuovo modello vanta prestazioni impressionanti: 25,4% su Humanity's Last Exam senza strumenti, superando GPT-4o e Gemini 2.5 Pro. Con gli strumenti attivati, Grok 4 Heavy raggiunge il 44,4%, stabilendo nuovi record. Ma dietro i numeri c'è una realtà più complessa: Grok 4 sembra consultare direttamente i post di Musk su X per rispondere a domande controverse, come rivelato dall'analisi del suo "chain of thought".
La settimana precedente al lancio è stata disastrosa. Grok ha pubblicato una serie di commenti antisemiti, lodando Hitler e definendosi "MechaHitler". L'Anti-Defamation League ha definito il comportamento "irresponsabile, pericoloso e antisemita". xAI ha dovuto rimuovere le istruzioni che dicevano al bot di "non evitare affermazioni politicamente scorrette".
Il prezzo del progresso: Grok 4 costa $30 al mese, mentre Grok 4 Heavy arriva a $300 mensili - il piano più costoso tra i principali fornitori di AI. Ma la domanda rimane: quanto vale un'AI "massimamente orientata alla verità" che sembra programmaticamente allineata alle opinioni del suo creatore?
L'orrore dell'AI: boom di abusi su minori generati artificialmente
I video di abusi sessuali su minori generati dall'AI sono esplosi online, con un aumento del 400% nel primo semestre 2025. L'Internet Watch Foundation ha verificato 1.286 video illegali, contro appena due nello stesso periodo del 2024.
La tecnologia ha attraversato una soglia critica: i video AI sono ora "quasi indistinguibili dalle immagini reali", secondo l'IWF. Oltre 1.000 dei video verificati rientrano nella categoria A, il tipo più grave di materiale pedopornografico. I criminali stanno sfruttando l'investimento multimiliardario nell'AI per manipolare modelli di generazione video ampiamente disponibili.
La tecnica è terrificante nella sua semplicità: prendono un modello AI di base e lo "affinano" con materiale pedopornografico esistente per produrre video realistici. In alcuni casi bastano una manciata di video reali per addestrare il sistema. I video più realistici si basano su vittime reali, espandendo enormemente il volume di materiale abusivo senza nuove vittime fisiche.
Il Regno Unito sta reagendo duramente: possedere, creare o distribuire strumenti AI progettati per creare contenuti abusivi diventerà illegale, con pene fino a 5 anni di carcere. Anche i manuali che insegnano a usare l'AI per abusi saranno vietati, con 3 anni di prigione. Ma la domanda resta: riusciranno le leggi a tenere il passo con una tecnologia che evolve così rapidamente?
OpenAI sfida Google: in arrivo il browser AI che cambia tutto
OpenAI si prepara a lanciare il suo primo browser web nelle "prossime settimane", integrando ChatGPT nativamente e l'agente Operator per automatizzare prenotazioni e form online. È l'attacco diretto al dominio di Chrome.
Il browser utilizzerà Chromium come base - la stessa tecnologia di Chrome - ma con una differenza cruciale: ChatGPT sarà integrato direttamente nell'esperienza di navigazione, eliminando la necessità di visitare il sito OpenAI. L'agente Operator potrà prenotare ristoranti, compilare moduli e completare attività complesse per conto dell'utente.
Il timing non è casuale. Google potrebbe essere costretta a vendere Chrome come parte di una sentenza antitrust federale, e sia OpenAI che Perplexity hanno già dichiarato interesse all'acquisto. Questa settimana Perplexity ha lanciato il suo browser Comet per abbonati da $200 al mese, dimostrando che la corsa è iniziata.
La posta in gioco è enorme: Chrome serve oltre 3 miliardi di utenti globalmente e l'accesso ai dati di navigazione è stato la pietra angolare dell'impero pubblicitario di Google. OpenAI ha già assunto due persone "fondamentali" nel lancio di Chrome e ha iniziato a integrare la ricerca in ChatGPT l'anno scorso.
La domanda non è se questo cambierà il web, ma quanto velocemente. Quando l'AI diventa il modo principale di interagire con internet, chi controlla il browser controlla il futuro digitale.
Nvidia aggira le sanzioni: nuovo chip AI specifico per la Cina
Nvidia sta pianificando di lanciare un chip AI specificamente progettato per il mercato cinese già a settembre, nonostante le restrizioni all'esportazione statunitensi. La determinazione di vendere in Cina supera ogni ostacolo politico.
Il nuovo chip sarà basato sul processore Blackwell RTX Pro 6000, già modificato per rispettare le attuali restrizioni sui chip AI. Strategicamente, Nvidia rimuoverà la memoria ad alta larghezza di banda e NVLink - l'interfaccia di comunicazione ad alta velocità che caratterizza i chip AI avanzati dell'azienda.
La mossa arriva dopo che il CEO Jensen Huang ha dichiarato il mese scorso che l'azienda non includerà più il mercato cinese nelle previsioni di ricavi e profitti. Forse sarà un cambiamento di breve durata. Il mercato cinese rappresenta una fetta troppo grande per essere ignorata, soprattutto mentre la domanda globale di chip AI continua a crescere esponenzialmente.
Le restrizioni statunitensi miravano a limitare l'accesso della Cina alla tecnologia AI avanzata, ma Nvidia sembra aver trovato il modo di navigare tra le regole mantenendo una presenza commerciale. La domanda è se questa versione "annacquata" soddisferà davvero le esigenze del mercato cinese o se rappresenti solo una soluzione temporanea in attesa di sviluppi geopolitici.
Grok arriva su Tesla: l'AI controversa guida le tue auto
Musk ha annunciato che Grok arriverà sui veicoli Tesla "la prossima settimana al massimo", portando l'AI dalle polemiche antisemite direttamente nel cruscotto delle auto elettriche più vendute al mondo.
L'integrazione promette di trasformare l'interazione uomo-macchina: invece dei comandi vocali "meccanici" attuali, Grok permetterà una comunicazione più naturale e scorrevole con l'auto, comprendendo un linguaggio più "umano" e meno codificato. I conducenti potranno chattare conversazionalmente con le loro Tesla e chiedere a Grok di eseguire compiti specifici.
Ma c'è un problema di timing imbarazzante: l'annuncio arriva proprio mentre Grok è al centro di enormi polemiche per aver diffuso contenuti antisemiti e teorie complottiste. Un hacker ha già scoperto nel firmware Tesla che i conducenti potranno scegliere tra diverse "personalità" di Grok, incluse opzioni NSFW, argomentative, cospirative, sexy e "scatenate".
Grok sarà disponibile solo sui veicoli più recenti con Hardware 3 e fungerà anche da "voce e cervello" per il robot umanoide Optimus di Tesla. La domanda scomoda: è davvero una buona idea mettere un'AI che ha appena lodato Hitler al controllo di sistemi che interagiscono con milioni di persone ogni giorno? L'innovazione tecnologica non dovrebbe forse andare di pari passo con la responsabilità etica?
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Altre innovazioni da tenere d'occhio: Google aggiunge la generazione video da immagini a Veo 3, permettendo di trasformare foto in clip di 8 secondi con audio AI. AWS lancia un marketplace per agenti AI con Anthropic come partner, mentre Tesla espande i robotaxi in Arizona dopo il lancio in Texas. Nel frattempo, McKinsey prevede un mercato da $370 miliardi per i robot general-purpose entro il 2040, guidato dall'AI embodied. La corsa all'AI continua su tutti i fronti, ma la domanda rimane: stiamo costruendo il futuro o stiamo perdendo il controllo del presente? Meta cerca di vincere la guerra dei talenti AI con stipendi milionari, ma non tutti si lasciano comprare dai soldi quando sono in gioco i valori.
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