Innovazione & AI
29 ottobre 2025

AI Revolution: OpenAI si libera, Big Tech vola a 4 trilioni, e la corsa all'autonomia accelera

Riassunto

OpenAI completa la ristrutturazione for-profit ridefinendo il rapporto con Microsoft, mentre Apple e Microsoft raggiungono i 4 trilioni di capitalizzazione. Amazon taglia 14.000 posti corporate puntando sull'automazione AI, Adobe lancia assistenti conversazionali che rivoluzionano la creatività, e le startup del TechCrunch Disrupt mostrano come l'AI stia diventando concretamente utile in settori come spazio, medicina e sostenibilità.

OpenAI completa la ristrutturazione: Microsoft perde il controllo ma guadagna 135 miliardi

Importanza: 9/10

OpenAI ha finalmente completato la sua controversa ristrutturazione for-profit, liberandosi dalle catene del non-profit che l'avevano fondata nel 2015. La mossa era nell'aria da mesi, ma quello che nessuno si aspettava era il nuovo accordo con Microsoft che ridisegna completamente i rapporti di forza.

Ecco la verità dietro i numeri: Microsoft scende dal 32,5% al 27% di partecipazione, ma la sua quota vale ora 135 miliardi di dollari. Non male per chi apparentemente "perde controllo". La nuova OpenAI Foundation mantiene il 26% e continua a governare la direzione della ricerca, mentre il restante 47% va a investitori e dipendenti.

Il vero colpo di scena riguarda l'AGI. Prima Microsoft perdeva tutti i diritti quando OpenAI avesse dichiarato di aver raggiunto l'intelligenza artificiale generale. Ora? I diritti si estendono fino al 2032 e includono anche i modelli post-AGI. Inoltre, sarà un panel di esperti indipendenti a verificare se l'AGI è stata davvero raggiunta, non più solo OpenAI.

Ma c'è un prezzo da pagare: Microsoft perde i diritti sull'hardware consumer di OpenAI (addio al dispositivo con Jony Ive) e OpenAI può ora collaborare con terze parti per sviluppare prodotti. Soprattutto, Microsoft può ora "perseguire indipendentemente l'AGI da sola o in partnership con terze parti". La corsa all'AGI è ufficialmente iniziata.

Apple e Microsoft: il club esclusivo dei 4 trilioni di dollari

Importanza: 8/10

Due giganti tech hanno raggiunto simultaneamente la vetta dei 4 trilioni di dollari di capitalizzazione, un traguardo che solo tre aziende nella storia hanno mai toccato. Apple ci arriva per la prima volta, Microsoft per la seconda.

Per Apple, è la rivincita dell'iPhone 17. Dopo un anno difficile con preoccupazioni sulla Cina e sull'AI, la nuova gamma di smartphone ha riacceso l'entusiasmo. Le vendite superano del 14% quelle del predecessore negli USA e in Cina, mentre il design ultra-sottile dell'iPhone Air sta convincendo anche i più scettici.

Microsoft invece cavalca l'onda OpenAI. L'annuncio del nuovo accordo con la startup dell'AI ha spinto il titolo oltre la soglia psicologica, con Azure che continua a macinare profitti grazie alla domanda di servizi AI. La partecipazione del 27% in OpenAI vale da sola più di 100 miliardi.

Il paradosso di Apple: mentre tutti parlano di AI, Cupertino ha preso l'approccio più cauto del settore. Apple Intelligence è ancora limitata, l'integrazione con ChatGPT delude, e Siri rimane indietro. Eppure il mercato premia. Forse perché, alla fine, quello che conta davvero sono ancora gli iPhone che funzionano, non i chatbot che allucinano.

Amazon taglia 14.000 posti: l'AI sostituisce i colletti bianchi

Importanza: 7/10

Amazon ha annunciato il taglio di 14.000 posti di lavoro corporate, la seconda ondata di licenziamenti più grande della sua storia dopo i 22.000 del 2022. Ma questa volta c'è una differenza sostanziale: non è solo una mossa di contenimento costi.

"Questa generazione di AI è la tecnologia più trasformativa che abbiamo visto da Internet", ha scritto Beth Galetti, VP delle risorse umane, nella memo ai dipendenti. Traduzione: l'intelligenza artificiale sta rendendo obsoleti molti ruoli amministrativi e manageriali.

I numeri parlano chiaro: Amazon ha quasi 1,2 milioni di dipendenti, di cui oltre 360.000 in ruoli corporate. I tagli rappresentano il 4% della forza lavoro aziendale, ma colpiscono specificamente "livelli burocratici" che l'AI può automatizzare.

Il CEO Andy Jassy aveva già avvertito a giugno: "Avremo bisogno di meno persone che fanno alcuni dei lavori che vengono svolti oggi, e più persone che fanno altri tipi di lavori". Amazon ha speso 55,6 miliardi nella prima metà dell'anno per infrastrutture tech, principalmente per AWS e servizi AI. L'investimento sta già dando i suoi frutti: meno dipendenti, più automazione, profitti in crescita del 13%.

TechCrunch Disrupt 2025: l'AI diventa pratica con 5 finaliste rivoluzionarie

Importanza: 8/10

Il TechCrunch Disrupt 2025 ha selezionato le 5 startup finaliste che si contenderanno 100.000 dollari di finanziamento equity-free. E quest'anno, l'AI non è più solo hype: è diventata concretamente utile.

Charter Space punta a rivoluzionare il settore spaziale combinando ingegneria e fintech. La loro piattaforma cattura dati di produzione e test direttamente dalla fonte, alimentando un'interfaccia di sottoscrizione che si collega con le maggiori compagnie assicurative per valutazioni di rischio più veloci ed economiche per l'assicurazione di veicoli spaziali.

Nephrogen usa l'AI per sviluppare sistemi di consegna specializzati che portano medicine di gene-editing direttamente nelle cellule renali. Il fondatore Demetri Maxim promette un'efficienza 100 volte superiore rispetto ai "veicoli" attualmente approvati dalla FDA.

MacroCycle ha sviluppato una scorciatoia per rendere la plastica riciclata economica quanto quella vergine, trasformando le fibre sintetiche dai rifiuti tessili in anelli chiamati macrocicli.

Tra le altre finaliste, Glīd automatizza il trasporto di container con veicoli ibrido-elettrici, mentre Unlisted Homes ha creato profili per 21 milioni di case non ancora sul mercato. L'AI sta finalmente risolvendo problemi reali, non solo generando testi creativi.

Adobe MAX 2025: l'AI creativa diventa conversazionale

Importanza: 7/10

Adobe ha lanciato una nuova generazione di assistenti AI per Express e Photoshop che trasformano radicalmente il modo di creare contenuti. Non più tool nascosti in menu complessi: ora basta parlare con l'AI come con un collega creativo.

L'AI Assistant in Adobe Express sostituisce completamente l'interfaccia tradizionale quando attivato. Puoi descrivere vagamente cosa vuoi - "rendilo più accattivante" o "dagli un tema giungla" - e l'assistente modifica automaticamente design, font, sfondi e singoli elementi.

Firefly Image 5 porta novità sostanziali: risoluzione native fino a 4 megapixel (4 volte superiore alla generazione precedente), editing basato su layer con prompt naturali, e soprattutto la possibilità per gli artisti di creare modelli personalizzati basati sul proprio stile.

Ma la vera rivoluzione sono gli strumenti audio: Generate Soundtrack analizza i tuoi video e crea automaticamente colonne sonore sincronizzate, mentre Generate Speech offre oltre 50 voci in 20+ lingue. Tutto con contenuti licenziati, quindi niente rischi di copyright.

Adobe sta scommettendo sui "creator emergenti" che usano l'AI come strumento primario, non come supporto. Con Firefly, l'azienda ha più libertà di sperimentare rispetto ai tool Creative Cloud tradizionali, dove deve rispettare le abitudini consolidate dei professionisti.

Da Leggere Più Tardi

Approfondimenti e letture consigliate per esplorare ulteriormente gli argomenti trattati

Altre innovazioni da tenere d'occhio: Nvidia espande il suo ecosistema AI con i nuovi modelli Nemotron e l'AI Factory per la rivoluzione industriale. Elon Musk lancia Grokipedia, un'enciclopedia AI che però spinge narrative di destra e informazioni discutibili.

Nel settore automotive, Lucid punta sui veicoli autonomi privati con tecnologia Nvidia, mentre Stellantis collabora con Uber per robotaxi dal 2028. Aurora espande le rotte dei suoi camion autonomi.

Regolamentazione in arrivo: i senatori USA propongono di vietare l'AI ai minori con il GUARD Act, mentre crescono le preoccupazioni per la "sorveglianza di lusso" degli smart glasses Meta. PayPal si integra in ChatGPT per pagamenti diretti dal 2026, mentre Netflix introduce il voto in tempo reale per contenuti live interattivi.

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