AI e Innovazione: Quando la Tecnologia Incontra la Realtà

Ecco la verità che nessuno vuole ammettere: mentre l'Europa si aggrappa alle sue regole, il Regno Unito ha appena dichiarato guerra all'AI civile. Il ministro della tecnologia Peter Kyle ha ordinato una completa ristrutturazione dell'Alan Turing Institute, spostando il focus da salute e ambiente verso difesa e sicurezza nazionale.

Non è solo un cambio di priorità - è una militarizzazione dell'AI britannica. Kyle ha chiarito che i progetti di difesa e sicurezza nazionale devono diventare il "core" delle attività dell'istituto, con personale militare embedded direttamente nella struttura. Il messaggio è cristallino: l'AI britannica deve servire prima lo stato, poi tutto il resto.

Dall'altra parte della Manica, l'UE ha risposto con un secco "no stop the clock" alle pressioni di oltre 100 aziende tech - inclusi giganti come Alphabet e Meta - che chiedevano di rallentare l'implementazione dell'AI Act. Thomas Regnier della Commissione Europea è stato brutalmente diretto: "Non c'è pausa, non c'è periodo di grazia."

Ma il vero problema è questo: mentre l'Europa si concentra sulla protezione dei cittadini e il Regno Unito punta tutto sulla supremazia militare, chi sta davvero vincendo la corsa all'AI? Spoiler: probabilmente nessuno dei due.

Wimbledon ha sostituito 147 anni di giudici di linea umani con l'AI, e già i giocatori si lamentano. Jack Draper, numero 1 britannico, ha dichiarato senza mezzi termini che la tecnologia "non è accurata al 100%" dopo aver perso contro Marin Cilic. Il sistema Hawk-Eye potenziato dall'AI mostra segni di gesso che fisicamente non ci sono - un dettaglio che dovrebbe farci riflettere.

Ma se pensate che questo sia il massimo dell'assurdità, aspettate di sentire cosa consiglia Microsoft ai suoi dipendenti licenziati. Matt Turnbull, executive di Xbox Game Studios, ha suggerito ai 9.100 dipendenti tagliati di usare ChatGPT e Copilot per "gestire il carico emotivo e cognitivo" del licenziamento. Sì, avete letto bene: l'azienda che investe 80 miliardi in AI suggerisce ai licenziati di farsi consolare dai chatbot.

Turnbull ha poi cancellato il post LinkedIn dopo le reazioni negative, ma il danno era fatto. La sua proposta di usare l'AI per "rimanere calmi e con più chiarezza" mentre si cerca un nuovo lavoro suona come una presa in giro cosmica.

Dimentichiamo l'hype e parliamo di fatti: stiamo sostituendo il giudizio umano con algoritmi imperfetti e offrendo terapia digitale a chi perde il lavoro a causa della stessa tecnologia. Questo non è progresso, è cinismo mascherato da innovazione.

Blackdot ha portato un robot da 120.000 dollari nel leggendario studio Bang Bang di New York, e improvvisamente tutti parlano del futuro dei tatuaggi. Il fondatore Joel Pennington insiste che non è un "robot" ma un "dispositivo automatico per tatuaggi" - una distinzione che suona più come marketing che sostanza.

La macchina crea tatuaggi usando migliaia di punti microscopici, come un pointillismo high-tech. Il risultato? Tatuaggi che si rimuovono in quattro sedute laser invece delle solite 10-15. Pennington stesso ha fatto rimuovere un tatuaggio dei Smashing Pumpkins per "testare l'efficacia della rimozione" - una mossa che la dice lunga sulla fiducia nel prodotto.

Mentre i tatuatori tradizionali gridano al sacrilegio, il MIT ha sviluppato un sistema robotico completamente autonomo che misura le proprietà dei materiali semiconduttori. In 24 ore, il robot ha condotto oltre 3.000 misurazioni uniche a un ritmo di 125 all'ora - velocità impossibili per gli umani.

Ma ecco il punto: stiamo automatizzando sia l'arte più personale (i tatuaggi) che la scienza più avanzata (la ricerca sui materiali). La domanda non è se possiamo farlo, ma se dovremmo. Quando Bang Bang, che ha tatuato Rihanna e LeBron James, dice che questa tecnologia "gli ha fatto saltare la mente", forse dovremmo ascoltare.